martedì 24 dicembre 2013

Buone Feste

Lo Scrittoio Segreto vi augura 
                              Buon Natale 

venerdì 20 dicembre 2013

Xera, la ragazza con la spada (pag.33)

Le due ragazze impiegarono pochi minuti per ritornare al piccolo accampamento creato da Reilhan e una volta giunte, vi trovarono una sgradita sorpresa: <<Fatti da parte e rendimi la tua imbarcazione, se farai come ti dico non ti capiterà nulla>> urlò un giovane, brandendo una lunga asta di legno scuro, <<Pensi davvero che ti cederò la mia zattera, dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per costruirla? Sei pazzo!>> rispose Reilhan con rabbia. 

Le due ragazze preoccupate per il loro compagno, non persero tempo: Elesya evocò le funi nere per catturarlo, mentre Xera si preparò ad attaccare, ma non ebbe il tempo di reagire poiché il giovane si divincolò dal cappio incantato con estrema facilità, <<Incantesimo, senza dubbio, eseguito alla perfezione, ma con me non funziona!>> replicò e muovendo rapidamente l’asta, materializzò una gabbia di lame che intrappolarono Elesya. Xera in preda alla furia, si scagliò contro l’avversario che senza alcun timore, evitò il contrattacco della guerriera e la immobilizzò con un’altra formula, <<Se non fossi stato allenato, mi avresti sicuramente sconfitto, ma contro di me nessuno rozzo guerriero potrà mai averla vinta>>, ma non finì la frase poiché Reilhan, dopo averlo aggirato e approfittando della confusione creata dalle sue amiche, lo attaccò con il fido Maglio.

Il ragazzo cadde a terra, travolto dal peso del martello e finalmente smise di parlare <<Diventerai un’abile Stregone, devo ammetterlo, ma parli troppo e ti manca ancora l’esperienza in battaglia>> gli disse il Novizio porgendogli la mano in segno di pace. <<Come ti chiami?>>, chiese Reilhan, la giovane Leva accettò il suo aiuto e rialzatosi, rispose << Paldur è il mio nome e vengo da Sihlya>>, ripulì in fretta l’uniforme e per prima cosa dissolse la gabbia che circondava Elesya. <<Grazie mille, quelle lame erano un po’ troppo affilate per i miei gusti>> disse sorridendo la ragazza; Xera invece, si liberò dopo pochi minuti, dallo stato in cui versava, con la sola forza fisica. 

<<Com’è possibile?>> chiese Paldur sorpreso, << Ci ho messo anni per imparare quella formula e soltanto un abile stregone avrebbe potuto spezzarla>> spiegò stupito, <<La nostra Xera ti sorprende sempre>> rispose il Novizio, <<avrai modo di capirlo tu stesso, ma ora sarà meglio mangiare perché a stomaco vuoto, si commettono il doppio delle stupidaggini>> gli disse, porgendogli un pezzo di carne ben cotta. <<Come mai una giovane Leva, si aggira per Horsia completamente sola?>> domandò ancora una volta Reilhan, << Il mio Novizio era un debole, così come il mio compagno: durante le nostre prime due battaglie, ho dovuto combattere da solo perché nessuno dei due era abbastanza forte, per cui ho deciso di proseguire per la mia strada, senza palle al piede>>. 

Il discorso di Paldur innervosì Reilhan che al contrario, prendeva molto sul serio il ruolo di Novizio e di guida per il suo gruppo; anche Xera non ne fu contenta, soprattutto dopo essere stata definita una rozza guerriera. L’unica che sembrava sopportare la presenza dell’egocentrica Leva, era la giovane maga che quasi pendeva dalle sue labbra, << ti senti bene Ely?>> chiese bisbigliando Xera, ma la domanda non ebbe alcuna risposta, essendo Elesya visibilmente distratta dal nuovo arrivato. La guerriera e il Novizio si guardarono perplessi e inventando una banale scusa, si allontanarono dal falò per parlare, <<Quel tizio non mi piace!>> disse Reilhan senza peli sulla lingua, <<Neanche a me piace, ma Elesya ne sembra attratta, non vorrei vederla soffrire a causa sua>>. 

Xera era molto preoccupata e così attendendo la notte, ne approfittò per parlare con la sua amica, <<Che ne pensi di Paldur>>, << È un mago molto forte>> disse arrossendo << è alto, slanciato e, i suoi lunghi capelli neri, hanno dei riflessi quasi blu; senza contare gli occhi poi, sono grigi come le nuvole prima di un acquazzone>>. Elesya continuò a descrivere ogni singolo particolare del ragazzo, arrossendo e mostrando quanto interesse avesse riscosso in lei, così per non arrecarle un dispiacere, Xera decise di rimandare la conversazione, pensando che non fosse giusto giudicare una persona, solo dalla prima impressione. 

<<Potrai venire con noi fino a Kodur>> disse Reilhan l’indomani, <<la nostra zattera è abbastanza capiente>> e il ragazzo accettò, rendendo felice la giovane maga. Il Novizio e la guerriera si offrirono di remare per la prima parte del viaggio, per poi darsi il cambio nella successiva con i due maghi ma ancora una volta, Paldur diede mostra della sua bravura, <<Non ci sarà alcun bisogno di remare, posso guidare la zattera controllando l’acqua con i miei poteri>> e dopo l’ennesima formula, l’imbarcazione si mosse spinta dalla sola forza del fiume. <<Dove hai imparato tutti questi incantesimi? Sei solo una giovane Leva dopotutto>> domandò Elesya sempre più sorpresa. 

<< Come ho già detto, provengo da Sihlya la capitale della magia: i miei genitori sono due figure di spicco del concilio e come loro, un giorno, occuperò quel posto tanto ambito ma che solo i migliori possono ottenere>>, <<Parole forti per una Leva alle prime armi!>> disse Reilhan, omettendo quel che pensava in merito, <<è vero sono ancora una giovane Leva, tuttavia mi reputo quanto meno superiore, alla maggior parte di quelli sbarcati mesi fa e penso di averne dato già prova>> replicò Paldur senza perdere la sua sicurezza. <<Su quest’isola non serve a niente essere i migliori, perché ci sarà sempre qualcuno più bravo e più forte che incrocerà il tuo cammino. Pensando esclusivamente al potere invece, rischierai di isolarti dal resto del mondo; ricordi il detto che recitava “l’unione fa la forza”?>>, il mago non gradì le parole di Reilhan, <<Abbiamo due modi di pensare completamente differenti, io però ho deciso la mia strada e non intendo tirarmi indietro>> ribadì Paldur e dopo preferì continuare il viaggio in silenzio. 

Passarono diverse ore e come qualche sera prima, il gruppo decise di stabilire dei turni per dormire, ma nuovamente la giovane Leva, volle fare di testa sua, invitando i tre ragazzi a riposare, mentre lui avrebbe continuato a guidare la zattera; non volendo discutere ancora una volta, sia Xera sia Reilhan si addormentarono, Elesya invece, decise di tenere compagnia al ragazzo, sostenendo di non essere per niente stanca.


Lottando contro la sua timidezza, la giovane maga tentò di intrattenere una conversazione con Paldur cercando di non dare a vedere, l’interesse che provava nei suoi confronti. <<Pensi di potermi insegnare qualche formula?>> domandò, lo stregone allora, inizialmente restio, non se la sentì di negare il suo aiuto alla dolce ragazza che lo guardava invaghita, <<Mi farebbe piacere, anche se di solito non farei mai una cosa del genere, le formule per un mago sono sacre, ma non si tratta, in questo caso, di incantesimi creati da me, quindi non vedo perché non aiutarti>> replicò lusingato per essere stato scelto come insegnante. Elesya sprizzava gioia da tutti i pori e non vedeva l’ora di iniziare il suo addestramento, cosa che non avvenne immediatamente però, poiché il giovane Paldur parlò per circa un’ora dell’importanza della segretezza per un mago e di come scegliere la strada della magia comportasse sacrificio,dedizione ma soprattutto isolamento. 

<<Noi maghi abbiamo bisogno di entrare in contatto con la Natura per poterla dominare, dobbiamo diventare i padroni degli elementi e poi utilizzarli a nostro vantaggio per essere i migliori>> disse come se stesse parlando a una folla. Elesya in verità non concordava del tutto con il suo modo di pensare ma l’idea di averlo come insegnante offuscava tutto il resto. <<Vuoi forse dirmi che dovrò abbandonare i miei amici alla fine?>>, <<Io credo che avere degli amici costituisca un ostacolo, almeno in questa fase della nostra vita>> replicò Paldur, <<Se non avessi abbandonato il mio gruppo, adesso sarei ancora al punto di partenza e non avrei imparato tutte queste formule; sei consapevole che al villaggio ti assegneranno delle missioni da fare?>>. 

Elesya ricordò le parole di Reilhan in merito e annuì, <<Bene, che cosa succederà quando dovrete scegliere a chi spetterà la ricompensa? Scommetto che quella guerriera arrafferà tutte le armi migliori e il tuo caro novizio, le formule più potenti; a te cosa rimarrà?>>. La giovane maga s’intristì, non poteva credere alle parole di Paldur perché voleva bene ai suoi amici, tuttavia il seme del dubbio fu impiantato quella sera e presto o tardi, sarebbe sbocciato.

Grazie a tutti voi


lunedì 16 dicembre 2013

Come far nascere un racconto con un semplice click!

Salve a tutti amici lettori, come vi ho già anticipato in un precedente post, Lo Scrittoio Segreto porta avanti da circa tre settimane, un gioco ( ma si chiamiamolo così, i giochi piacciono a tutti :D) a cui tutti voi siete invitati.

 Il mio intento è quello di scrivere un nuovo racconto insieme a voi, sebbene contattarvi uno per uno sarebbe impossibile, come potrete ben immaginare; per questo attraverso i vari social network di cui faccio parte ( Facebook  - Twitter -  Google+ ) posterò una serie di domande specifiche, che riguarderanno piccoli frammenti del nostro nuovo racconto. Il risultato del precedente quesito (Dove sarà ambientata la nostra storia?) è il seguente: la maggioranza ha decretato che le vicende narrate saranno ambientate per metà sulla Terra e per metà su di un mondo inventato. 

Oggi però ho in serbo per voi una nuova domanda: In che lasso di tempo vuoi che si svolga la nostra storia? Per rispondere vi basterà cliccare il seguente linkhttp://strawpoll.me/875015  e infine, scegliere una delle proposte elencate.

Partecipate numerosi, vi basterà un semplice click! :) 

Grazie a tutti.

Valeria

giovedì 12 dicembre 2013

Xera, la ragazza con la spada (pag.32)

Come previsto dal Novizio, i tre amici riposarono qualche ora prima di salpare; nonostante il timore accompagnasse ancora la giovane maga, l’idea di raggiungere velocemente il villaggio Kodur era troppo allettante. Dopo aver preparato una piccola scorta di cibo, salirono sulla zattera e tramite dei remi, ricavati dal restante legname, spinsero l’imbarcazione sino al centro del ristretto corso d’acqua. Non avendo avuto modo di intrecciare una vela, sfruttarono solo le correnti del fiume e con l’ausilio dei remi, riuscirono a prendere velocità, nonostante l’assenza di venti a favore. 

Il fiumiciattolo attraversava il deserto per diversi chilometri, che passarono in fretta, non dovendo affrontarli a piedi <<Non so voi ragazze, ma io ero stufo di tutta quella sabbia, preferisco di gran lunga questa piacevole navigazione>> disse soddisfatto Reilhan e le sue amiche non poterono essere più d’accordo. <<Quanto manca al fiume?>> chiese Elesya ansiosa, <<Non dovrebbe mancare molto, il deserto non è tanto esteso, credo che tra un’ora al massimo, saremo già sfociati nel fiume Lille>>, rispose il Novizio visibilmente soddisfatto. <<Non avere paura Ely, la nostra zattera è resistente, ma se dovessimo incappare in qualche impedimento, potremo sempre proseguire a piedi>> aggiunse Xera, per tranquillizzare i timori della sua amica. 

Ancora una volta, la previsione di Reilhan si avverò e dopo circa un’ora, raggiunsero finalmente il torrente in questione: anche Lille non sembrava particolarmente pericoloso, poiché le sue correnti erano facilmente controllabili con i soli remi, per cui Elesya acconsentì a proseguire la navigazione. <<Guardate a sinistra ragazze, quella foresta oscura sull'altra sponda, è l’ingresso delle Paludi Lodo e per fortuna, le abbiamo evitate; non credo che il temibile Lodo, sarebbe stato generoso e magnanimo quanto Chundra>> spiegò Reilhan, smettendo improvvisamente di sorridere. Le due ragazze ripensarono a tutte le difficoltà affrontate al lago Biru e dopo aver ascoltato le parole del Novizio, inorridirono immaginando quanto potesse essere crudele il signore delle paludi. 

<<Sta diventando notte>> disse Xera scrutando il cielo, <<Che ne pensate di fare dei turni per riposare?>> chiese e i due ragazzi accettarono, avendo remato per quasi tutto il restante giorno. Il primo turno toccò a Elesya che del gruppo, era la meno resistente, dopo tre ore fu la volta di Reilhan e infine Xera, cui spettarono le restanti ore prima dell’alba. Una volta destata, i ragazzi mangiarono i frutti raccolti nell'oasi, però, avendo navigato per tutta la notte, cominciarono ad avvertire il bisogno di sgranchirsi le gambe << Possiamo fermarci sulla sponda che preferite, non vi è alcuna differenza perché ci troviamo nel centro di una pianura>> disse il Novizio, osservando la mappa. Il gruppo optò allora, per la riva destra e sfruttando una zona più bassa del fiume, poterono approdare senza difficoltà: prima di abbandonare la zattera però, la assicurarono con una fune, alla roccia più resistente, <<Proverò a cacciare qualcosa, dopo aver acceso un fuoco vicino alla nostra imbarcazione, non ho alcuna intenzione di perderla, dopo tutto quel lavoro! Come potete notare, non ci sono molti alberi qui>> disse Reilhan preoccupato, <<Ricordate che questa è pur sempre una competizione e non tutte le Leve o Novizi che incontreremo, saranno amichevoli quanto i nostri vecchi amici; fate attenzione!>> e dopo aver dato loro le dovute raccomandazioni, iniziò a mettere in pratica, quanto aveva detto. 

Xera ed Elesya invece, preferirono farsi un bagno nel fiume Lille e allontanandosi di qualche metro, lavarono anche i loro indumenti <<Sono contenta, finalmente ci possiamo rilassare un po’>> disse la giovane maga spogliandosi, <<Anch'io ne sono lieta, però ti confesso che non vedevo l’ora di ripartire>> aggiunse Xera un po’ malinconica. Anche la guerriera si liberò della sua uniforme, scoprendo così la spalla e il sigillo su di essa <<Ti fa ancora male?>> chiese timidamente Elesya, <<La spalla? No, non più! Avverto a volte un po’ di bruciore ma credo che sia più che altro, un riflesso di quanto provato mesi fa>> e sciogliendo i suoi capelli, coprì l’infausto segno. Le due ragazze entrarono nel fiume e per alcuni minuti pensarono solo a rilassarsi come due normali amiche alle terme, <<Guarda Xera!>> disse Elesya, indicando un punto sulla riva. La guerriera si voltò velocemente e poté osservare che l’erba aveva iniziato a muoversi in maniera sospetta, <<Potrebbe esserci qualcuno, resta qui mentre cerco di raggiungere la spada>>. 

Xera, nuotando con molta agilità, arrivò in poco tempo alla riva non lontana e senza fare rumore, afferrò la sua arma che subito brandì. Anche Elesya si avvicinò alla sponda sospetta e temendo che il pericolo potesse essere più di uno, corse in soccorso dell’amica; la guerriera però, che aveva un discreto vantaggio, decise di non aspettarla e con molta attenzione, si recò verso il punto indicato poco prima da Elesya. Una volta raggiunta la zona, rimase immobile aspettando che il nemico si mostrasse, ma questa volta la ragazza non poté combattere poiché, dalle fronde erbose della pianura, fece capolino un gruppo di timidi Kobay, ansiosi di potersi dissetare con le acque del fiume Lille. Xera abbassò subito la spada e raggiunta da Elesya, guardarono divertite le simpatiche creature giocare con l’acqua, senza mostrare alcun timore. <<Sono così simpatici, pensavo che sull'isola vivessero solo bestie spietate, ossia tutto l’opposto dei Kobay>> disse la giovane maga, <<Ely, non ti sembra strano che nonostante la loro nota natura schiva e timida, non abbiano paura di noi?>> chiese pensierosa Xera, <<Forse sono abituati alla presenza delle giovani Leve!>> rispose Elesya pur non essendone molto convinta. 

Le ragazze decisero di ritornare dove avevano lasciato le uniformi, ma quando voltarono le spalle ai piccoli animaletti, questi iniziarono a seguirle come ipnotizzati. <<Perché ci stanno inseguendo?>> bisbigliò Elesya, <<Non ne ho idea, muoviamoci lentamente e vediamo che succedere>> rispose sussurrando Xera. Erano quasi giunte nei pressi dei loro indumenti, quando i Kobay iniziarono a correre, superando le due ragazze stupite per il comportamento anomalo degli animali: incuriosite allora, iniziarono a inseguirli per cercare di capire a cosa stessero mirando. Si accorsero ben presto però, che l’obiettivo degli strani esseri, erano proprio le bisacce e per impedire loro di depredarle, cercarono di batterli in velocità, <<Quei piccoli ladri, vogliono rubarci le nostre cose, ma hanno sbagliato Leve!>> disse Xera visibilmente arrabbiata, Elesya invece, che non era altrettanto veloce, stanca di correre, recitò l’incantesimo che aveva imparato a memoria e in un batter d’occhio delle robuste corde, nere come la notte, si materializzarono catturando tutti i furbi Kobay. 

<<Sei un genio, amica mia!>> disse soddisfatta Xera, sollevando senza alcuna fatica la scura cima, con la quale sette piccoli Kobay erano stati imprigionati. <<Rei aveva ragione, niente è quel che sembra su Horsia e tutto quello che pensiamo di sapere, qui è come una menzogna!>> disse Elesya fissando gli animaletti agitarsi, <<Rivestiamoci e una volta raggiunto Reilhan, sciogli il tuo incantesimo, dubito che saranno tanto sciocchi da riprovarci>>, assicurando la fune a un albero non molto distante, s’incamminarono in direzione della zattera.

martedì 10 dicembre 2013

Sondaggio creativo

Salve a tutti amici lettori, da una settimana, sulla pagina ufficiale dedicata a questo blog, ho iniziato a porre una serie di quesiti ai quali tutti voi potrete rispondere. Domanda dopo domanda, acquisiremo determinate informazioni che alla fine, ci permetteranno di generare un racconto collettivo. Ogni quesito ha risposte multiple, quella che riceverà più voti, verrà inserita del racconto. 

La prima domanda riguardava il sesso del nostro protagonista e la maggior parte di voi, ha optato per un personaggio femminile. La seconda domanda invece, vi ha fatto scegliere la sua natura, in questo caso ibrida e nel terzo quesito, avete decretato che lei fosse per metà umana e per metà soprannaturale. Per la domanda successiva, ho scelto di accantonare momentaneamente la protagonista, chiedendovi dove voi vorreste che la storia abbia luogo, questo quesito però, è ancora attivo e chiunque voglia votare, può ancora farlo. 

Non avete un account Facebook che vi permetta di accedere alla pagina? Nessun problema, poiché ho attivato su questo sito http://strawpoll.me/837740  un sondaggio che esula dai vari social network. Vi basta cliccare sul link, scegliere la risposta e votare. Per quanto riguarda gli aggiornamenti di Xera, la ragazza con la spada, cercherò di dedicargli (salvo imprevisti) due giorni della settimana (per esempio martedì e venerdì) i restanti, invece, saranno dedicati esclusivamente al racconto collettivo. Se optate per la situazione opposta, ossia due giorni per i quesiti e i restanti per Xera, commentate qui sotto e in base alle vostre preferenze, mi regolerò.

Domani posterò il nuovo quesito e il nuovo sondaggio, fino ad allora vi saluto e vi ringrazio per il sostegno che mi state dando. 
Buon Sondaggio.

Valeria

giovedì 5 dicembre 2013

Xera, la ragazza con la spada (pag.31)

Destinazione Villaggio Kodur (inizio secondo libretto)


Erano passate due settimane da quando i tre giovani amici avevano abbandonato la dimora di Chundra e molto era cambiato, in particolare, il rapporto che legava il gruppo, non più unito solo dalle rigide regole della competizione; ognuno confidava nell'altro, seppur le discussioni non mancassero mai. Una volta lasciatosi alle spalle il Lago Biru, i tre ragazzi s’incamminarono verso il villaggio Kodur, tuttavia, la strada che li separava dalla tanto agognata meta, era lunga e non priva di pericoli. In particolare furono costretti, dovendo ritornare sui loro passi, ad attraversare nuovamente il deserto, gremito di talpe e creature a sangue freddo: questa volta però, il gruppo era ben organizzato e grazie alle pergamene ricevute dall’Hulfùr, affrontarono facilmente quelle difficoltà. 

Reilhan poteva medicare le ferite delle sue compagne, con la preghiera di cura donatagli da Chundra, non era una benedizione di alto livello, tuttavia, le lesioni di media entità, non lo impensierivano più. Elesya, invece, aveva ricevuto, una pergamena incanto, il suo primo incantesimo da giovane maga: essendo una ragazza molto estrosa, aveva deciso battezzare quella formula con il nome di “Giogo del Condannato”<<Forse dando dei nomi lugubri ai miei incantesimi, avrò più credibilità quando diventerò una Negromante; materializzare corde nere non sarà una gran cosa, ma almeno potrò aiutarvi intrappolando i nostri nemici>> disse leggendo la pergamena per la prima volta. 

Xera infine, al contrario dei suoi compagni, aveva ricevuto un dono potente ma pericoloso: i sigilli del sole e della luna; dopo quanto accaduto a Reilhan, si era ripromessa di mettere da parte la sua impulsività, temendo di perdere il controllo ancora una volta, specialmente durante le notti di luna piena, quando era più vulnerabile alle influenze negative del sigillo. Non si sentiva ancora pronta, tuttavia, per affrontare l’addestramento proposto da Chundra e non volendo correre il rischio di sprecare la sua unica possibilità, decise di concludere la competizione, prima di prendere una simile decisione. Dopo due settimane di cammino, erano giunti presso una piccola oasi, quasi alla fine del deserto: secondo la mappa di Reilhan, non mancava molto al bosco antecedente il villaggio, ma nonostante tutto, la strada da percorrere era ancora molta.

<<Ci sono due modi per raggiungere Kodur: il primo è limitarsi a camminare seguendo la strada nel bosco; il secondo invece, è navigare per il fiume Lille che scorre sino al centro del villaggio. In questo caso però, avremo bisogno di un’imbarcazione o perlomeno potremmo provare a costruirne una>>, le ragazze si guardarono perplesse, nessuna delle due, infatti, aveva mai costruito una barca, <<Io non sono un’abile nuotatrice, come ben sapete, se l’imbarcazione si dovesse rivoltare, potrei annegare. Non conosciamo il fiume e non vorrei sottovalutarlo>> disse Elesya ancora intimorita. Xera ci pensò su e dopo qualche minuto anche lei disse la sua <<La costruzione di una zattera, quanto tempo ci farà perdere? Io non so nemmeno da dove iniziare>>, il giovane Novizio allora, volendo tranquillizzare le sue amiche, spiegò loro che il fiume Lille non era pericoloso, essendo perlopiù un torrente, mentre la costruzione di una zattera robusta ma non molto grande, avrebbe portato via si e no qualche ora, nulla in confronto al cammino che avrebbero dovuto ancora affrontare. 

<< Se è più conveniente navigare sul fiume, io ci sto! Sono stanca di camminare, i miei calzari si sono consumati>> disse Xera, Elesya invece, decise che avrebbe acconsentito solo dopo aver visto, con i suoi occhi, il torrente in questione, tuttavia, si rese disponibile alla costruzione dell’imbarcazione, poiché anche i suoi di calzari erano quasi del tutto logori. Reilhan e Xera si occuparono della legna, mentre la giovane maga, approfittando della vegetazione dell’oasi, raccolse tutto ciò che poteva essere intrecciato e quindi usato per legare i tronchi.


<<Siamo stati fortunati a incappare in questa macchia verde così rigogliosa, nonostante si trovi nel bel mezzo del deserto>> disse il Novizio, << Ma il vero pregio di quest’oasi è il corso d’acqua che la percorre>>, <<Per quale motivo?>> chiese Xera incuriosita, <<Semplice! Questo fiumiciattolo defluisce direttamente, nel torrente che stiamo cercando>>. Le ragazze sorrisero soddisfatte, finalmente le cose giravano per il giusto verso, dopo mesi di peregrinazioni e sofferenze, << Ora dobbiamo allineare i tronchi, eliminando quelli troppo sproporzionati, in questo modo avremo un sostegno solido ed equilibrato>> spiegò Reilhan, indicando alle sua amiche dove e come disporre il legname. 

<< Alcuni sono troppo pesanti, fate attenzione a non sollevarli da sole o potreste farvi male>> aggiunse, ma non ebbe il tempo di concludere il monito, poiché la giovane guerriera aveva già afferrato il ceppo più pesante, con le sue sole forze, <<E devo ricordami di non farti più arrabbiare, amica mia!>> ironizzò, concludendo il discorso. Xera, che sino a un attimo prima, non si era resa conto di aver dato mostra della sua nuova forza, lasciò cadere improvvisamente il tronco, << Sarà meglio che mi occupi del pranzo o ci toccherà restare a digiuno>> disse sconsolata, allontanandosi dal gruppo. Elesya e Reilhan continuarono a costruire la zattera, lasciando alla loro amica, un po’ di tempo per se stessa: dopo quella notte, Xera non aveva più subito mutazioni, tuttavia, di tanto in tanto, si manifestavano strani effetti sui quali non aveva alcun controllo. Il più evidente era stato il notevole accrescimento della sua forza fisica, che cercava in tutti i modi di nascondere, ma con scarso successo. 

Dopo un’ora di duro lavoro, il Novizio decise che era giunto il momento di utilizzare la grande forza della sua amica, per concludere più in fretta la costruzione dell’imbarcazione, così una volta messa al corrente Elesya delle sue intenzioni, andò a parlare con la testarda guerriera, <<Te ne prego Rei, sii gentile e ricorda che nel nostro gruppo, l’unico curatore sei tu>> disse la maga sorridendo. Xera era talmente assorta nei suoi pensieri, da non rendersi conto che il suo amico, l’era seduto accanto da diversi minuti, così volendo rompere il ghiaccio, Reilhan prese la parola, <<Si sta bene qui vicini al fuoco, non credi?>> disse un po’ nervoso. << Si lo penso anch’io, ma tu non dovresti essere con Elesya vicino al corso d’acqua?>>, << Hai ragione, dovrei essere li, del resto però, ci dovresti essere anche tu, i pesci sono ormai ben cotti da quel che vedo, forse anche fin troppo>>.  

Xera tolse subito il cibo dal fuoco, essendo quasi del tutto bruciato e imbarazzata decise di cercarne altro, << Il pranzo può anche aspettare, perché invece, non ci dai una mano con quei tronchi? Sono troppo pesanti per noi>> provò a chiedere il Novizio, <<Vuoi forse insinuare che questo è un lavoro per “Xera il mostro”?>> rispose la ragazza visibilmente indispettita, Reilhan allora cercò di calmarla, spiegandole che con l’ausilio di tutti e tre, il lavoro sarebbe stato più semplice, indipendentemente dalla sua forza fisica.  Xera allora, scusandosi con il compagno, acconsentì ad aiutarli e tornati da Elesya, si adoperarono per la costruzione della zattera. La guerriera, sollevò i tronchi con estrema facilità e nonostante le procurasse ancora grande imbarazzo, si rese conto di come quel dono, potesse diventare un valido aiuto per tutto il gruppo. 

Dopo quattro ore, finalmente l’imbarcazione rudimentale era pronta e una volta sistemata una passerella di fortuna, fu uno scherzo per i ragazzi, avvicinare la zattera al corso d’acqua <<Visto? Proprio come vi avevo anticipato: ci abbiamo impiegato solo qualche ora, in compenso però, risparmieremo giorni di cammino>> disse entusiasta il giovane Novizio, <<Non credo che ci avremmo impiegato solo “qualche ora” se Xera non fosse stata così forte>> disse Elesya contrariata, << è tutto merito suo e per questo ti ringrazio amica mia>> aggiunse sorridendo, <<Non stiamo a guardare i dettagli, l’importante è aver concluso il lavoro, riposiamoci qualche ora e prendiamo subito il largo, sarà meglio non perdere altro tempo>> rispose Reilhan euforico e sdraiandosi soddisfatto accanto alla nuova zattera, si addormentò con il sorriso stampato ancora in volto.

martedì 3 dicembre 2013

Facciamo due chiacchiere

Salve amici lettori, spero che tutti voi abbiate apprezzato il racconto che vi ho proposto fino a pagina trenta. Nella versione originale è ben oltre le trenta pagine, come potrete ben immaginare, ed è per questo che avevo pensato di chiudere il primo ciclo delle avventure di Xera: possiamo dire che il primo libretto è concluso. Era mia intenzione, introdurre nuovi racconti nel mio blog, magari creati con la collaborazione di voi lettori, ma ci sono alcuni che si sono affezionati alle avventure della piccola Xera, per questo continuerò questo racconto, senza però farne il fulcro del mio spazio telematico. Tramite la mia pagina ufficiale di facebook, ogni tot, inserirò dei quesiti ai quali tutti voi potrete rispondere e in base alle vostre scelte, cercherò di creare un racconto originale da postare sul blog. Mi piacerebbe inoltre arricchire i miei racconti con dei disegni, per questo esorto tutti voi, appassionati di disegno o grafica, a inviarmi (se vi fa piacere) immagini, disegni fatti a mano o al PC, ispirati ai miei racconti, che io poi pubblicherò sul blog e sulla pagina con le dovute menzioni :). Non voglio dilungarmi molto in questo piccolo post, come sempre voglio ricordarvi i link attraverso i quali potrete contattarmi e sono Twitter, Google+ e la pagina ufficiale di facebook (Lo Scrittoio Segreto). Per concludere, vi ricordo che potrete sempre commentare sul mio blog, indipendentemente da quei link, io leggerò tutti i vostri commenti e risponderò.  Che dire ancora, ma certo: Grazie a tutti :D