Con il maglio stretto tra
le mani, Reilhan fissò insistentemente il corpo stremano di Goreha. La sua
pelle squamosa era cosparsa di bruciature tondeggianti, che conferivano alla
regina un’aria debole e indifesa. Non si era mai spinto così oltre in
combattimento, poiché la pietà per il suo avversario era il primo insegnamento
inculcatogli dal suo padre adottivo, nonché maestro. <<“Gli uomini e
le bestie non sono poi così diversi; l’unica cosa che ci differenzia da una
bestia, è la pietà!”>>. Le parole dell’anziano chierico gli tornarono
alla mente feroci, come un monito per quello in cui si stava trasformando. L’immagine
della sua mano che pugnalava Xera però, era più preponderante e dinanzi a quel
gesto le parole del maestro gli sembrarono prive di senso. Come avrebbe potuto
provar pena verso qualcuno che aveva agito tanto crudelmente? La risposta era
semplice: nessuna pietà.
Eppure aveva compiuto una scelta ben precisa: essere
un curatore significava, infatti, favorire la vita ad ogni costo, anche se quella vita ne
aveva mietute molte. Il martello era avvolto da fiamme bianche; l’emanazione
del suo desiderio di rivalsa era diventata un’arma potente, un potere capace di
piegare persino un nemico ritenuto imbattibile. Con quella nuova arma avrebbe
potuto difendere le persone giuste dai malvagi; avrebbe potuto proteggere chi
chiamava amici ed essere un curatore forse migliore del suo maestro. Era questo
che continuò a ripersi man mano che la nuova forza invadeva il suo corpo. Poi però la regina aprì gli occhi e
guardandolo inerme, chiese di essere risparmiata.
<<Avete vinto,
lasciatemi andare! Prometto che resterò nel mio castello per il resto dei miei
giorni senza far del male a nessuno>> disse.
<<Come potrei mai
crederti, dopo tutto quello che ci hai fatto passare?>> rispose il
Novizio innalzando il martello, <<Perché sei un curatore, un uomo
devoto alla vita e la vita per voi è sacra!>> rispose insinuando il
dubbio nella mente del suo avversario.
Reilhan osservò le sue amiche;
abbandonare il castello avrebbe giovato ad entrambi i fronti. Inoltre avrebbe
potuto soccorrere Xera, senza sprecare altro tempo per un duello giunto ormai
al termine. La regina tuttavia era infida, per cui credere ciecamente alle sue
parole sarebbe stato avventato e lui non era disposto a rischiare. <<Le
mie amiche abbandoneranno la tua dimora e subito dopo io le seguirò! Non ti
toglierò gli occhi di dosso per un solo istante e sarà meglio che quanto
detto non sia solo frutto di un piano mal congegnato, perché sebbene io sia un
curatore, in te non vedo nulla che valga la pena di essere salvato!>>
esclamò. Goreha digrignò i denti ma accettò la proposta di Reilhan, liberando l’ingresso
dalla presenza dei suoi rovi e creando così un passaggio sicuro per le due
ragazze. Elesya in un primo momento non fu d’accordo nel lasciare indietro il
Novizio, poi però ripensando alle condizioni della sua amica, si convinse che abbandonare
il castello al più presto fosse la soluzione migliore.
Con l’aiuto della creatura
non morta, riuscì a sollevare il corpo della guerriera per poterlo spostare più
comodamente. Non fu semplice issarla sul dorso dell’animale e al contempo
cercare di non riaprire le ferite parzialmente medicate. Un attimo prima di lasciare
il castello, la maga si guardò indietro, informando il compagno che di lì a
breve si sarebbe incamminata. Reilhan non si voltò, tuttavia un cenno del capo fu
sufficiente per lei.
Quando il piccolo gruppo fu
sul punto di varcare l’uscio di vetro e ferro, la terra sussultò e dal
pavimento nacquero nuove radici irte di spine, che sbalzarono la guerriera
dalla bestia. La maga invece fu investita in pieno dall’orda spinosa, il cui
veleno le penetrò nella pelle, paralizzandola. Come conseguenza del rito, le
anime di Elesya e della bestia erano state legate, quindi - così come la sua
padrona - anche la creatura risentì della paralisi e piegata sulle zampe, guaì
dolorante.
Reilhan si girò, preoccupato per la sorte toccata alle sue amiche e
in quell’unica frazione di secondo in cui le difese del Novizio si abbassarono,
Goreha ne approfittò per colpirlo a tradimento, scaraventandolo in fondo alla
stanza. Contemporaneamente, afferrò il corpo svenuto della guerriera e
innalzandolo come fosse uno scudo, minacciò di trafiggerlo se Reilhan non si
fosse subito arreso. <<Ho sempre avuto una predilezione per i
curatori!>> asserì, << La loro fede cieca per la vita, gli
annebbia il cervello e li rende delle facili prede>>. Il Novizio si
alzò a fatica a causa del violento impatto, nonostante la sua magia lo stesse già
guarendo. Poi osservando la regina, notò che il corpo della sua amica penzolava
a mezz’aria, stretto tra le grinfie di Goreha. Il volto pallido della guerriera
annientò la fermezza del ragazzo, la cui preoccupazione per le sorti di Xera,
ebbe il sopravvento. <<Dovevi uccidermi quando ne hai avuta la
possibilità!>> affermò e ghignando, iniziò a giocare con l'inerme giovane leva.
<<Lasciala stare!>> urlò Reilhan, ma la
regina lo ignorò, forte della nuova vittoria conseguita. <<Perché
altrimenti che cosa mi farai?>> domandò schernendolo mentre con gli
artigli lacerò le bende che avvolgevano la ferita sull'addome della fanciulla. <<OPS,
che maldestra!>> disse e la ferita riprese a sanguinare. <<Detesto
le bambine! Pensano che la loro bellezza possa durare per sempre; non sanno
invece che così come la vita, questa può svanire in un attimo. Un lieve
movimento delle mie mani e il suo volto sarebbe sfigurato per sempre; una
stretta più decisa e non camminerebbe mai più>> aggiunse. Reilhan
tremò. La regina allora sollevò Xera per osservarla meglio <<Capelli rossi
come il fuoco e viso impudente, proprio il genere di donna che non
sopporto>> sentenziò. <<Guarda, guarda!>> blaterò all'improvviso <<Non sei poi così giovane come volevi farmi
credere!>> mormorò fissandola più da vicino. Il Novizio non comprese
i discorsi di Goreha e approfittando della momentanea distrazione, riprese
possesso del maglio.
<<Anche se ben
nascosta, ecco una bella ciocca bianca tra i tuoi orribili capelli!>>
affermò e Reilhan rimase immobile. Sapeva bene che sulla testa della ragazza
nessuna ciocca era mai stata candida, sapere quindi che adesso invece qualcosa
era cambiato, lo spinse ad affrettarsi, consapevole che Xera non si era arresa
e che a modo suo stava reagendo. Corse velocemente e si scagliò contro il
grosso rettile, colpendolo tuttavia di striscio poiché dotato di notevoli
riflessi, benché le fattezze del suo corpo inducessero a pensarla diversamente.
<<Sciocco! Hai condannato a morte la tua amica!>> tuonò
Goreha. Poi sollevando Xera, la adagiò sulla spina rossa che pulsava sul suo petto
e poco prima di pugnalarla, aggiunse <<Dille addio!>>. Una spinta
decisa e infine una lunga e sonora risata raggelante. Reilhan cadde in
ginocchio. Ancora una volta non era riuscito a difendere i suoi amici e di
nuovo era stato costretto a guardare inerme, l’epilogo della loro vita.
Una limpida
lacrima rigò il suo volto; l’ultima volta che aveva pianto fu per la morte di
Hila, cui era seguito un giuramento che di nuovo non aveva mantenuto.
<<Mi piacerebbe
sapere …>> disse una flebile voce che interruppe l’esultanza della
regina, << come mai, tutti quelli che pensano di aver vinto, si
perdono poi in chiacchiere. Non pensi che prima di festeggiare, bisogna quantomeno
accertarsi di aver realmente ucciso il proprio avversario?>>. Il Novizio
riconobbe la voce, seppur debole: era Xera che con le sole mani aveva fermato
la sua esecuzione, poco prima che la spina scarlatta la trafiggesse. Goreha
strinse gli occhi, riducendoli in due sottili fessure. Una furiosa rabbia la
prese e con forza cercò in tutti modi di finire ciò che aveva iniziato. La presa
della guerriera però era salda e per quanto ci provasse, niente riuscì a
smuoverla. <<Com'è possibile! Maledetta ragazzina; muori una buona
volta! >> gridò a gran voce.
Xera allora serrò le mani intorno alla
spina e imprimendole tutta la forza che l’era rimasta, iniziò a tirare. La
regina gemette dal dolore e la guerriera comprese di aver finalmente scovato il
suo punto debole. <<Alzati Rei!>>
gli intimò <<E preparati a colpirla! Non c’è tempo per frignare,
ora!>> aggiunse. <<E chi sta frignando? È bello costatare
che nemmeno le ferite mortali riescono a ingentilirti>> rispose
asciugandosi gli occhi con il polso e impugnando il maglio. La regina tentò di
allontanare la guerriera dalla spina, ma la forza di Xera non glielo permise. Con
una mano la fanciulla continuò a tirare, mentre con l’altra la investì nel punto in
cui la spina si congiungeva al resto del corpo, staccandola violentemente. Goreha
urlò ma Xera non le dette modo di riprendersi dal colpo subito e rivolgendole
contro la rossa spina, la trafisse proprio al centro del petto. <<Adesso!>>
esclamò cadendo a terra, finalmente libera dalla morsa della regina.
Reilhan subito infiammò il maglio e usando alcune macerie accanto a lui, si
diede la spinta sufficiente per volare sul corpo della regina e martellarla proprio sulla spina, quasi fosse un lungo chiodo. Le fiamme bianche avvolsero Goreha,
che si dimenò a lungo urlando a squarciagola. Presto però sopraggiunse la
bestia non morta e con un movimento rapido della mascella, serrò le fauci
attorno al suo collo e la decapitò senza pietà. Goreha era stata sconfitta e
questa volta per sempre.
Xera non riuscì a rialzarsi
e così i suoi amici, poiché con l’ultimo attacco avevano dato fondo alle loro
energie. Reilhan tuttavia riuscì a medicare le sue ferite più gravi, trascurando le
superficiali per non sprecare il poco potere rimastogli. In seguito liberò
Elesya dagli influssi del veleno, seppur fosse quasi del tutto svanito dopo la
morte della regina. E infine si avvicinò alla guerriera riversa al suolo, che
stranamente rideva compiaciuta. Per prima medicò la ferita sull'addome, che
aveva iniziato però a rimarginarsi forse per effetto della maledizione, ma
la ragazza aveva perso molto sangue per cui avrebbe dovuto riposare per alcuni
giorni, prima di poter tornare a combattere. <<Fammi un
favore!>> disse Xera a un certo punto, <<In futuro ricordami di tenerti d’occhio in caso di pericolo, soprattutto se il nostro
avversario dovesse essere una bella e seducente lucertola>> aggiunse
ghignando. Anche Elesya sorrise e Reilhan per una volta non replicò.
Dopo
averla curata, la prese tra le braccia sollevandola con facilità, essendo Xera una
fanciulla minuta e delicatamente la issò sul dorso della bestia. <<Il
tuo nuovo amico è spaventoso!>> esclamò Reilhan, osservando la creatura
con attenzione, <<Senza offesa!>> aggiunse, temendo l’animale
ma questi lo ignorò, grattandosi con la zampa il retro di quello che doveva
essere il suo orecchio. Elesya e Reilhan recuperarono i pochi beni
sopravvissuti alla battaglia: i mantelli erano ormai troppo logori e le vesti
da rammendare. Il Novizio infine, si rivestì con ciò che rimase della sua
camicia e proprio lì a pochi passi dalla bisaccia, intravide qualcosa brillare.
Il pugnale di Xera era incastrato in una fessura del pavimento e recuperalo fu
uno scherzo.
Ultimati quindi tutti i preparativi, i tre ragazzi s’incamminarono
non prima però, di aver assecondato uno strano desiderio della guerriera. <<Voglio
quella spina!>> disse indicando il bagliore intenso al centro della sala. Quello
che doveva essere stato il cuore di Goreha, era infine diventato l’arma che le
aveva tolto la vita, alla quale Xera non aveva alcuna intenzione di rinunciare.
La spina scarlatta non aveva perso la sua lucentezza, sebbene la regina fosse
deceduta e questo convinse la guerriera che il potere di cui era investita, non
avesse nulla a che fare con Goreha. <<Che ti salta in mente? Si
può sapere a cosa ti dovrebbe mai servire quell'oggetto?>> obiettò il
Novizio, tuttavia afferrando la spina dai resti del corpo bruciato e porgendola alla
giovane leva.<<Che domande sciocche, voglio farne una spada!>>.
Ciao Valeria, mi è piaciuta molto la tua descrizione nel profilo e anche il tuo modo di scrivere mi piace. Mi sono unita ai tuoi lettori, se ti va di passare da me, questo è il link: amicadeilibri.blogspot.it
RispondiEliminaCon molto piacere, grazie per i tuoi complimenti :) sono un toccasana soprattutto in procinto del nuovo aggiornamento del Venerdì.
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