<<Queste lacrime, come le recupereremo? Se
sono sul fondale del lago, arrivarci sarà impossibile!>> puntualizzò
Xera, cercando di trovare una soluzione al problema, allora Norwen guardandola
esclamò <<La profondità del lago è
l’ultimo dei nostri pensieri!>>, <<Che cosa intendi dire?>> domandò
Keldas, <<Pensate forse che i
fondatori siano gli unici che abbiano pensato a difendere quell'elisir? Se così
fosse, non avremmo più nulla da cercare! Una buona tecnica respiratoria e bravura
nel nuotare sarebbero bastati a chiunque per impossessarsene>>.
Ancora una volta cadde il silenzio tra i ragazzi, le parole di Norwen erano
sensate, Xera allora iniziò a chiedersi cosa, oltre la barriera, proteggesse
l’elisir, ma ancor di più si domandava se fossero all'altezza di un simile
compito.
<<Basta girarci intorno, Norwen!>>
disse scocciato Reilhan << perché
non ci spieghi tutto quello che sai? Come al solito ti piace tergiversare, anzi
sarebbe meglio dire che ami perdere tempo>> la parola passò ancora
una volta all'arciere che ormai tutti guardavano minacciosi <<Andiamo ogni buon racconto ha bisogno di ansia
e trepidazione! Altrimenti sarebbe noioso da ascoltare. Ho una reputazione da
difendere io!>> disse, ma temendo di essere aggredito nuovamente da
Keldas, continuò la sua spiegazione.
<<Si narra che al centro del lago, in
direzione dello scrigno, ci sia in superficie un lembo di terra non molto
grande, dove è solito riposare il re degli Hulfùr. Dicono che si desti dal torpore
solo quando qualcuno cerca di rubare il suo tesoro: come vedete la profondità
dell’acqua è irrilevante per noi>>.
Keldas cadde in ginocchio come se
un macigno gli fosse piombato sulla testa e per lui fu l’ennesima doccia fredda, poiché
si rese conto che nessuno di loro sarebbe stato in grado di sconfiggere un simile
mostro. Per quanto Elesya cercasse di rincuorarlo, non vedeva più dinanzi a se,
alcuna traccia di speranza. Norwen dispiaciuto per essere stato il portatore di
una simile notizia, iniziò a riflettere cercando di capire come risolvere
quella situazione,
<<Ovviamente
tutto questo sarebbe stato inutile, se nel gruppo avessimo avuto un Chierico
Curatore, in quel caso una semplice “preghiera antidoto” avrebbe potuto
risvegliare la povera Shùly da un pezzo!>>,<<Ma così non è!>>
disse Xera <<È inutile pensarci a questo punto; io dico
che ci dobbiamo almeno provare … siamo in cinque e con un buon piano possiamo
tentare di distrarre l’Hulfùr, quanto basta, per recuperare l’elisir!>>.
La ragazza aveva quasi convinto tutti quando Reilhan li riportò alla realtà <<Certamente, potremo tentare di distrarre il
Re degli Hulfùr così come abbiamo fatto con quell’Hòros ieri, vero?>> e
sconsolato continuò << Per poco non
abbiamo perso la vita contro una comune bestia di queste foreste, ora però, non
contenti, ci vogliamo illudere di poter distrarre un “Re”?>>. Xera
avrebbe voluto ribattere alle sue parole, ma diceva il vero, anche con l’ausilio
di Norwen sconfiggere una bestia così forte era impossibile: nessuno di loro possedeva
un’armatura, Elesya ancora non conosceva nessun incantesimo e a parte i Novizi,
erano tutti dilettanti, nonostante questo però l’idea di perdere una compagna
era inaccettabile.
<<Io proseguo!>> disse la ragazza
risoluta come non mai <<Rinunciare
equivale ad una sentenza di morte per la nostra Shùly, fuggire non è
contemplabile altrimenti passeremo il resto della nostra vita, con il rimorso
di non averci almeno provato, senza contare che Keldas andrebbe da solo e io
non posso accettarlo … sarò anche una principiante ma non sono una
codarda>> e fissò Reilhan sfidandolo con lo sguardo, subito dopo
aiutò l’amico a risollevarsi e a riprendere l'amata sulle spalle . <<Ti ringrazio! Al tuo posto chiunque avrebbe
potuto proseguire il suo cammino, dopotutto ci conosciamo solo da pochi
giorni!>> le sussurrò Keldas e Xera sorridendo rispose <<Se alla prima prova scappassi via a gambe
levate, che guerriera sarei? A quel punto potrei benissimo dedicarmi all'allevamento degli Yak per il resto della mia vita, per non correre alcun pericolo>>.
Keldas non capì del tutto le parole dell’amica ma sorrise
e insieme s’incamminarono. Anche Elesya si unì al resto del gruppo, <<Non vorrei rovinare questo momento così
commovente>> disse Norwen << … ma è lecito chiedervi dove state andando>> e sorrise
allegramente, <<Non ci fermerai
anche se sei un Novizio>>,<<Non è nelle mie intenzioni! Solo che il
lago è nella direzione opposta>> indicando loro la strada giusta,
<<Amico mio non possiamo
abbandonarli >> aggiunse guardando Reilhan <<Non avremo curatori, ma di certo non ci
mancano i guerrieri>>.
Il gruppo si riformò e finalmente ripresero il
cammino, anche se in cuor suo, uno di loro, sapeva che presto o tardi sarebbe
stato guardato con occhi diversi.
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