Bentornati nella sezione "Curiosità da Raifaelia", oggi avremo modo di trattare le schede tecniche dei: Kobay, Gaal, Luàn e Agas. Spero possa colmare la curiosità di quelli che si erano posti la domanda: Che diamine sono i Kobay, i Gaal, i Luàn e gli Agas?. Come sempre vi auguro una Buona Lettura .
(Citazioni
tratte da: “Enciclopedia delle specie” Accademia tecnica e scientifica di
Thesla)
Kobay: Piccolo roditore originario di Horsia, la cui diffusione nei continenti centrali (Baràt, Timur e Kestus) si deve all'embargo clandestino di cuccioli, destinati inizialmente alla famiglia reale di Nortor. Approfittando del clima temperato e delle vaste pianure di Kestus (Continente Centrale), i Kobay si sono diffusi su tutto il territorio, fatta eccezione per il Nord del continente, poiché il clima freddo e secco, non consente la sopravvivenza della specie. Non a caso Utara (Continente Settentrionale, la cui capitale è Heis) non presenta tracce di questi roditori.
Attualmente la popolazione dei Kobay è rigidamente controllata, dall’Ufficio D&OPS (Druidi e Obuna, Protezione Specie), con il compito di limitare l’allevamento illecito della specie, per uso culinario e scientifico. Quest’organizzazione, fu fondata dopo il 300 esimo anno del Secondo Sole, data in cui rischiò di estinguersi a causa della prelibatezza delle sue carni, in ambito culinario e per l’uso eccessivo in laboratorio, in quanto cavia. Essendo, infatti, originari di Horsia, i Kobay avevano sviluppato antidoti naturali, ai principali veleni dell’isola.
I Kobay sono roditori di taglia media: i maschi della specie
possono raggiungere i 1450 g per 40 cm di lunghezza. Le orecchie e gli arti,
sono più piccoli rispetto alle dimensioni del tronco e della testa, stessa cosa
vale per la coda, quasi del tutto nascosta dal pelo. Vivono all’incirca per dieci
anni ma il più longevo, ha vissuto anche per vent’anni. Sono animali sociali
che prediligono vivere in piccoli gruppi, costituiti da femmine, maschi e
cuccioli. Dal punto di vista comportamentale invece, per natura, sono schivi e
timidi nei confronti delle altre specie.
Nel loro stato selvatico, vivono in
regioni pianeggianti ricche d'erba. Si muovono in piccoli gruppi, nutrendosi di
erba e di altri piccoli arbusti. Sono animali che prediligono il crepuscolo: le
maggiori ore di attività, infatti, corrispondono all'alba e al tramonto, quando
cala il rischio di essere individuati dai predatori. Se si trovano in pericolo,
sono in grado di correre a velocità sorprendenti. Sull’isola di Horsia, hanno sviluppato l’abilità
di derubare le Giovani Leve, privandole del cibo da loro posseduto. I Kobay
domestici, invece, hanno diversi ritmi di vita: lunghi periodi di attività
durante tutte le ore del giorno, sono intervallati
da periodi più brevi di sonno.
La gestazione dura
tra i 73 e i 82 giorni, che è un periodo relativamente lungo per un animale
così piccolo. I cuccioli, tuttavia, nascono già ben formati (con pelo, denti,
artigli e vista sviluppata). La cucciolata è composta tipicamente di due o tre
piccoli. I cuccioli inoltre, hanno buone capacità motorie sin dalla
nascita e, dopo circa una settimana, iniziano a esplorare l'ambiente esterno.
Dopo un paio di giorni, si nutrono di alimenti solidi, pur continuando ad
alimentarsi anche con il latte materno. I maschi mostrano interesse per le
femmine (attraverso versi specifici) intorno alla seconda o terza settimana di
vita. Anche le femmine diventano fertili già dalla terza settimana di vita.
I Kobay sono prevalentemente, di colore nero o marrone.
Gaal: Specie
originaria del continente settentrionale (Utara), ma non ha avuto un notevole
sviluppo poiché predilige un clima freddo e secco. Piccole mandrie sono state
avvistate sulle montagne a Nord di Kestus, mentre sono del tutto assenti sul
resto di Raifaelia. I Gaal sono lontani antenati dei Cavalli che al contrario,
hanno sviluppato una notevole tolleranza verso tutti i climi.
Sono generalmente considerati animali stupidi a causa della
loro peculiarità: si dice, infatti, che possano apprendere un solo comando e lo
eseguono per il resto della loro vita. Sono quindi impiegati come bestia da
soma o per il trasporto di piccoli carri tra le montagne innevate.
Nella capitale (Heis), le carni pregiate del Gaal, sono l’ingrediente
principale del piatto prediletto di Re Fros: Lo Spezzatino Ghiacciato. Non è un caso che il maggior
numero di esemplari di questa specie, sia allevato dalla famiglia reale.
Le dimensioni variano tra i 150-155 cm. L'incollatura è corta, la criniera è piuttosto
scarsa e il ciuffo (la coda) è del tutto assente. Il mantello invece, è
spesso grigio scuro. La testa e le zampe del Gaal sono più massicce
rispetto a quelle dei cavalli.
La gestazione dura circa nove mesi, al
termine dei quali il piccolo, una volta partorito, riesce a stare in piedi e a
correre da solo, dopo pochissimo tempo. Solitamente l'addomesticamento avviene
dopo i due anni di vita dell'animale. A quattro anni è completamente adulto,
con una prospettiva di vita che si aggira sui 20-25 anni. Il Gaal si
nutre prevalentemente di corteccia e radici.
Luàn:
È un mammifero della
famiglia dei felidi. Con un peso che può arrivare fino a 350 kg.
Si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura, a parte l'uomo.
Oltre che dalle dimensioni notevoli, son caratterizzati anche dalla particolare
colorazione del mantello striato che serve a "spezzare" otticamente
la figura dell'animale. I colori tipici del mantello possono variare da rosso a bianco
con striature marrone, nere e rosse.
Questa specie è maggiormente proliferata nel
continente occidentale, (Baràt) per l’innata capacità di sopportare temperature
elevate, tipiche dei deserti e delle conche laviche a est del continente. Storicamente,
hanno svolto un ruolo fondamentale nella Seconda Guerra Rossa, nella quale i
due reggenti delle tribù indigene Lemak, sferrarono un duro colpo alla capitale (Thesla), servendosi dei sovrani gemelli Luàn (Betùl e Kìrì) come cavalcatura. Gli
esemplari più dotati, sviluppano l’abilità di comunicare telepaticamente con l’uomo:
si dice, infatti, che prima di attaccarlo, gli auguri di morire nel più breve
tempo possibile.
Le dimensioni dei Luàn variano tra i 350-400 kg di peso per
3,5-4 metri di lunghezza. In altezza invece, possono raggiungere anche i 90 cm.
Le orecchie sono arrotondate. Le pupille sono
rotonde; il colore dell'iride varia
dall'oro al verde, ma a volte può essere anche azzurro o porpora. Il naso è di
colore rosa, caratterizzato a volte dalla presenza di macchie nere. Le vibrisse (i baffi)
sono molto folte e poste su un muso corto. La fronte è arrotondata. Il collo è
coperto da un pelo fitto e una pelle più spessa, soprattutto nei maschi. I canini dei
Luàn sono tra i più lunghi tra tutti i felini e
possono raggiungere una lunghezza di circa 15 centimetri. Come in tutti
i membri del genere, l'osso ioide è
parzialmente ossificato e permette all'animale di ruggire.
I Luàn possono fare affidamento su due
sensi molto sviluppati, l'udito e la vista. Gli occhi, gli consentono di
osservare anche il più piccolo movimento della preda, grazie alla particolare conformazione, infatti, può muoversi con disinvoltura nelle tenebre notturne. Molto
rara è la telecinesi, di cui si pensa, sia solo un’antica superstizione.
Il
periodo di gestazione è di circa 3-4 mesi e nella cucciolata normalmente, nascono
circa 2-4 cuccioli. Il peso si aggira intorno ai 2 kg ciascuno. Una
caratteristica dei cuccioli appena nati, è la totale cecità e la completa
impotenza nel compiere grandi movimenti, di conseguenza non sono in grado di
difendersi da soli. Sono, infatti, le femmine a occuparsi di loro nei primi
giorni di vita. Anche l'allevamento è a totale carico della madre.
L’esperimento però fallì a causa dell’alta riproduttività dell’insetto,
associata a una vita assai corta. Gli esemplari più longevi, riuscivano a
sopravvivere un solo giorno. Le orecchie della popolazione, divennero così un luogo
ideale per la riproduzione dell’insetto magico, che tuttavia moriva dopo circa
tre ore. Questi insetti furono debellati anche se, tra i più anziani, si
mormora di individui che a distanza di anni, si ritrovano ancora piccoli Agas
nei padiglioni auricolari.
Detti noti: Mettere
l’Agas nell’orecchio, (per indicare coloro che seminano zizzania) e Se l’orecchio comincia a fischiare,
qualche Agas ci dovrà sostare.
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