venerdì 7 marzo 2014

Curiosità da Raifaelia N°3

Bentornati nella sezione "Curiosità da Raifaelia", oggi avremo modo di trattare le schede tecniche dei: Kobay, Gaal, Luàn e Agas. Spero possa colmare la curiosità di quelli che si erano posti la domanda: Che diamine sono i Kobay, i Gaal, i Luàn e gli Agas?. Come sempre vi auguro una Buona Lettura .

(Citazioni tratte da: “Enciclopedia delle specie” Accademia tecnica e scientifica di Thesla) 

KobayPiccolo roditore originario di Horsia, la cui diffusione nei continenti centrali (Baràt, Timur e Kestus) si deve all'embargo clandestino di cuccioli, destinati inizialmente alla famiglia reale di Nortor. Approfittando del clima temperato e delle vaste pianure di Kestus (Continente Centrale), i Kobay si sono diffusi su tutto il territorio, fatta eccezione per il Nord del continente, poiché il clima freddo e secco, non consente la sopravvivenza della specie. Non a caso Utara (Continente Settentrionale, la cui capitale è Heis) non presenta tracce di questi roditori. 

Attualmente la popolazione dei Kobay è rigidamente controllata, dall’Ufficio D&OPS (Druidi e Obuna, Protezione Specie), con il compito di limitare l’allevamento illecito della specie, per uso culinario e scientifico. Quest’organizzazione, fu fondata dopo il 300 esimo anno del Secondo Sole, data in cui rischiò di estinguersi a causa della prelibatezza delle sue carni, in ambito culinario e per l’uso eccessivo in laboratorio, in quanto cavia. Essendo, infatti, originari di Horsia, i Kobay avevano sviluppato antidoti naturali, ai principali veleni dell’isola. 

I Kobay sono roditori di taglia media: i maschi della specie possono raggiungere i 1450 g per 40 cm di lunghezza. Le orecchie e gli arti, sono più piccoli rispetto alle dimensioni del tronco e della testa, stessa cosa vale per la coda, quasi del tutto nascosta dal pelo. Vivono all’incirca per dieci anni ma il più longevo, ha vissuto anche per vent’anni. Sono animali sociali che prediligono vivere in piccoli gruppi, costituiti da femmine, maschi e cuccioli. Dal punto di vista comportamentale invece, per natura, sono schivi e timidi nei confronti delle altre specie.

Nel loro stato selvatico, vivono in regioni pianeggianti ricche d'erba. Si muovono in piccoli gruppi, nutrendosi di erba e di altri piccoli arbusti. Sono animali che prediligono il crepuscolo: le maggiori ore di attività, infatti, corrispondono all'alba e al tramonto, quando cala il rischio di essere individuati dai predatori. Se si trovano in pericolo, sono in grado di correre a velocità sorprendenti. Sull’isola di Horsia, hanno sviluppato l’abilità di derubare le Giovani Leve, privandole del cibo da loro posseduto. I Kobay domestici, invece, hanno diversi ritmi di vita: lunghi periodi di attività durante tutte le ore del giorno,  sono intervallati da periodi più brevi di sonno.

La gestazione dura tra i 73 e i 82 giorni, che è un periodo relativamente lungo per un animale così piccolo. I cuccioli, tuttavia, nascono già ben formati (con pelo, denti, artigli e vista sviluppata). La cucciolata è composta tipicamente di due o tre piccoli. I cuccioli inoltre, hanno buone capacità motorie sin dalla nascita e, dopo circa una settimana, iniziano a esplorare l'ambiente esterno. Dopo un paio di giorni, si nutrono di alimenti solidi, pur continuando ad alimentarsi anche con il latte materno. I maschi mostrano interesse per le femmine (attraverso versi specifici) intorno alla seconda o terza settimana di vita. Anche le femmine diventano fertili già dalla terza settimana di vita. I Kobay sono prevalentemente, di colore nero o marrone.


Gaal: Specie originaria del continente settentrionale (Utara), ma non ha avuto un notevole sviluppo poiché predilige un clima freddo e secco. Piccole mandrie sono state avvistate sulle montagne a Nord di Kestus, mentre sono del tutto assenti sul resto di Raifaelia. I Gaal sono lontani antenati dei Cavalli che al contrario, hanno sviluppato una notevole tolleranza verso tutti i climi.

Sono generalmente considerati animali stupidi a causa della loro peculiarità: si dice, infatti, che possano apprendere un solo comando e lo eseguono per il resto della loro vita. Sono quindi impiegati come bestia da soma o per il trasporto di piccoli carri tra le montagne innevate.
Nella capitale (Heis), le carni pregiate del Gaal, sono l’ingrediente principale del piatto prediletto di Re Fros: Lo Spezzatino Ghiacciato. Non è un caso che il maggior numero di esemplari di questa specie, sia allevato dalla famiglia reale.

Le dimensioni variano tra i 150-155 cm. L'incollatura è corta, la criniera è piuttosto scarsa e il ciuffo (la coda) è del tutto assente. Il mantello invece, è spesso grigio scuro. La testa e le zampe del Gaal sono più massicce rispetto a quelle dei cavalli.
La gestazione dura circa nove mesi, al termine dei quali il piccolo, una volta partorito, riesce a stare in piedi e a correre da solo, dopo pochissimo tempo. Solitamente l'addomesticamento avviene dopo i due anni di vita dell'animale. A quattro anni è completamente adulto, con una prospettiva di vita che si aggira sui 20-25 anni. Il Gaal si nutre prevalentemente di corteccia e radici.

Luàn: È un mammifero della famiglia dei felidi. Con un peso che può arrivare fino a 350 kg. Si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura, a parte l'uomo. Oltre che dalle dimensioni notevoli, son caratterizzati anche dalla particolare colorazione del mantello striato che serve a "spezzare" otticamente la figura dell'animale. I colori tipici del mantello possono variare da rosso a bianco con striature marrone, nere e rosse. 

Questa specie è maggiormente proliferata nel continente occidentale, (Baràt) per l’innata capacità di sopportare temperature elevate, tipiche dei deserti e delle conche laviche a est del continente. Storicamente, hanno svolto un ruolo fondamentale nella Seconda Guerra Rossa, nella quale i due reggenti delle tribù indigene Lemak, sferrarono un duro colpo alla capitale (Thesla), servendosi dei sovrani gemelli Luàn (Betùl e Kìrì) come cavalcatura. Gli esemplari più dotati, sviluppano l’abilità di comunicare telepaticamente con l’uomo: si dice, infatti, che prima di attaccarlo, gli auguri di morire nel più breve tempo possibile.

Le dimensioni dei Luàn variano tra i 350-400 kg di peso per 3,5-4 metri di lunghezza. In altezza invece, possono raggiungere anche i 90 cm. Le orecchie sono arrotondate. Le pupille sono rotonde; il colore dell'iride varia dall'oro al verde, ma a volte può essere anche azzurro o porpora. Il naso è di colore rosa, caratterizzato a volte dalla presenza di macchie nere. Le vibrisse (i baffi) sono molto folte e poste su un muso corto. La fronte è arrotondata. Il collo è coperto da un pelo fitto e una pelle più spessa, soprattutto nei maschi. I canini dei Luàn sono tra i più lunghi tra tutti i felini e possono raggiungere una lunghezza di circa 15 centimetri. Come in tutti i membri del genere, l'osso ioide è parzialmente ossificato e permette all'animale di ruggire. 

I Luàn possono fare affidamento su due sensi molto sviluppati, l'udito e la vista. Gli occhi, gli consentono di osservare anche il più piccolo movimento della preda, grazie alla particolare conformazione, infatti, può muoversi con disinvoltura nelle tenebre notturne. Molto rara è la telecinesi, di cui si pensa, sia solo un’antica superstizione.
Il periodo di gestazione è di circa 3-4 mesi e nella cucciolata normalmente, nascono circa 2-4 cuccioli. Il peso si aggira intorno ai 2 kg ciascuno. Una caratteristica dei cuccioli appena nati, è la totale cecità e la completa impotenza nel compiere grandi movimenti, di conseguenza non sono in grado di difendersi da soli. Sono, infatti, le femmine a occuparsi di loro nei primi giorni di vita. Anche l'allevamento è a totale carico della madre.

Agas: Insetto dalle dimensioni di pochi millimetri, appartenente all’ordine dei Ditteri, tuttavia di natura propriamente magica che giustifica il loro baluginare e la colorazione turchese del corpo. Furono creati nel quattrocentesimo anno del Secondo Sole, dall’aristocratico: Mulia Von Berpendin. Il suo intento, fu quello di divulgare il culto per le buone maniere e il galateo nella nazione civilizzata, essendone lui un grande estimatore. Con l’inserimento di questo insetto, all’interno dell’orecchio, il malcapitato era costretto a comportarsi secondo le rigide regole dell’etichetta reale. 

L’esperimento però fallì a causa dell’alta riproduttività dell’insetto, associata a una vita assai corta. Gli esemplari più longevi, riuscivano a sopravvivere un solo giorno. Le orecchie della popolazione, divennero così un luogo ideale per la riproduzione dell’insetto magico, che tuttavia moriva dopo circa tre ore. Questi insetti furono debellati anche se, tra i più anziani, si mormora di individui che a distanza di anni, si ritrovano ancora piccoli Agas nei padiglioni auricolari. 
Detti noti: Mettere l’Agas nell’orecchio, (per indicare coloro che seminano zizzania) e Se l’orecchio comincia a fischiare, qualche Agas ci dovrà sostare.

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