Reilhan era dinanzi a tutti con il maglio spiegato, illuminando
la tortuosa stradina che divideva una delle paludi più estese in due parti
uguali. Più volte ebbe la tentazione di tornare indietro, anche solo per
accertarsi che l’ormai distante falò fosse ancora acceso.
Sebbene si sforzasse di mantenere la calma e di restar concentrato, la sua mente continuò a proiettare immagini vivide di Xera e delle numerose ferite di cui era ricoperta, cosicché non poté far a meno di chiedersi contro chi avesse combattuto la sua amica. E fu proprio durante queste riflessioni che Elesya lo strattonò appena in tempo, impedendogli di cadere rovinosamente nel lago che gli si parò dinanzi. <<Maledizione! Dove diamine siamo finiti!>> sbraitò lo spadaccino al culmine della rabbia. <<Non capisco! Secondo la mappa ci dovrebbe essere qualcosa qui>> spiegò Reilhan sorpreso, <<E se fosse un’illusione?>> domandò Elesya. Dereth fissò a lungo le acque melmose ma non scorse nulla di sospetto, Reilhan invece indicò loro un punto indefinito al centro del lago, <<L'acqua si sta increspando!>> esclamò. La giovane maga si spinse oltre l’argine del lago per osservare meglio la scena, ma nel momento in cui i suoi piedi toccarono l'acqua, il misterioso movimento si estese a macchia d’olio. Intimorita dall'improvviso terremoto, Elesya tentò di uscire dal lago ma una strana forza iniziò a trascinarla nella direzione opposta. Sia Reilhan sia Dereth afferrarono la ragazza per le braccia, tuttavia i loro tentativi si rivelarono vani poiché la fanciulla fu presto risucchiata da un vortice materializzatosi sotto i suoi piedi.
Sebbene si sforzasse di mantenere la calma e di restar concentrato, la sua mente continuò a proiettare immagini vivide di Xera e delle numerose ferite di cui era ricoperta, cosicché non poté far a meno di chiedersi contro chi avesse combattuto la sua amica. E fu proprio durante queste riflessioni che Elesya lo strattonò appena in tempo, impedendogli di cadere rovinosamente nel lago che gli si parò dinanzi. <<Maledizione! Dove diamine siamo finiti!>> sbraitò lo spadaccino al culmine della rabbia. <<Non capisco! Secondo la mappa ci dovrebbe essere qualcosa qui>> spiegò Reilhan sorpreso, <<E se fosse un’illusione?>> domandò Elesya. Dereth fissò a lungo le acque melmose ma non scorse nulla di sospetto, Reilhan invece indicò loro un punto indefinito al centro del lago, <<L'acqua si sta increspando!>> esclamò. La giovane maga si spinse oltre l’argine del lago per osservare meglio la scena, ma nel momento in cui i suoi piedi toccarono l'acqua, il misterioso movimento si estese a macchia d’olio. Intimorita dall'improvviso terremoto, Elesya tentò di uscire dal lago ma una strana forza iniziò a trascinarla nella direzione opposta. Sia Reilhan sia Dereth afferrarono la ragazza per le braccia, tuttavia i loro tentativi si rivelarono vani poiché la fanciulla fu presto risucchiata da un vortice materializzatosi sotto i suoi piedi.
Al curatore restò soltanto la
staffa tra le mani, mentre dell’amica non c’era più alcuna traccia. Il movimento
delle acque parve placarsi all’istante ma si trattò di una calma apparente,
in quanto nel giro di poco tempo le vibrazioni investirono tutte le paludi. I due
ragazzi si ritrovarono così con le ginocchia a terra, incapaci di mantenere l’equilibrio.
<<Elesya!>> urlò Reilhan
a squarciagola, della maga però non riuscì a scorgere nulla. <<La strega è spacciata, adesso pensa a te
stesso, Lodo sta arrivando!>> ribatté lo spadaccino alzando la
voce. La terra non smise di tremare e proprio al centro del lago, qualcosa
emerse. Una piccola isola dai bordi frastagliati comparve dinanzi a loro. Era
ricoperta di fango e piante acquatiche, il cui odore pungente si diffuse in
pochi secondi. Reilhan si coprì la bocca e il naso per non respirare il tanfo, benché
si fosse rivelato inutile essendone l’aria completamente intrisa. <<Che cos'è?>> domandò il Novizio ma
Dereth non rispose, Reilhan allora ripeté la domanda ma di nuovo lo spadaccino
non rispose. Stanco di quell’ostentato silenzio, il curatore si voltò scorgendo
così sul volto del ragazzo un’espressione terrorizzata. <<Che ti prende?>> disse scuotendolo bruscamente, << è lì!>>
mormorò lo spadaccino e non aggiunse altro. Reilhan tornò a fissare l’isolotto
che tuttavia continuò a sembragli uno scoglio abbandonato. Quando all’improvviso
qualcosa attirò la sua attenzione.