martedì 31 dicembre 2013
martedì 24 dicembre 2013
venerdì 20 dicembre 2013
Xera, la ragazza con la spada (pag.33)
Le due ragazze
impiegarono pochi minuti per ritornare al piccolo accampamento creato da
Reilhan e una volta giunte, vi trovarono una sgradita sorpresa: <<Fatti da parte e rendimi la tua
imbarcazione, se farai come ti dico non ti capiterà nulla>> urlò un
giovane, brandendo una lunga asta di legno scuro, <<Pensi davvero che ti cederò la mia zattera, dopo tutta la
fatica che abbiamo fatto per costruirla? Sei pazzo!>> rispose Reilhan
con rabbia.
Le due ragazze preoccupate per il loro compagno, non persero tempo:
Elesya evocò le funi nere per catturarlo, mentre Xera si preparò ad attaccare,
ma non ebbe il tempo di reagire poiché il giovane si divincolò dal cappio
incantato con estrema facilità, <<Incantesimo,
senza dubbio, eseguito alla perfezione, ma con me non funziona!>> replicò
e muovendo rapidamente l’asta, materializzò una gabbia di lame che
intrappolarono Elesya. Xera in preda alla furia, si scagliò contro l’avversario
che senza alcun timore, evitò il contrattacco della guerriera e la immobilizzò
con un’altra formula, <<Se non
fossi stato allenato, mi avresti sicuramente sconfitto, ma contro di me nessuno
rozzo guerriero potrà mai averla vinta>>, ma non finì la frase poiché
Reilhan, dopo averlo aggirato e approfittando della confusione creata dalle sue
amiche, lo attaccò con il fido Maglio.
Il ragazzo cadde a terra, travolto dal
peso del martello e finalmente smise di parlare <<Diventerai un’abile Stregone, devo ammetterlo, ma parli troppo e ti
manca ancora l’esperienza in battaglia>> gli disse il Novizio
porgendogli la mano in segno di pace. <<Come ti chiami?>>, chiese Reilhan, la giovane Leva accettò il
suo aiuto e rialzatosi, rispose << Paldur
è il mio nome e vengo da Sihlya>>, ripulì
in fretta l’uniforme e per prima cosa dissolse la gabbia che circondava Elesya.
<<Grazie mille, quelle lame erano
un po’ troppo affilate per i miei gusti>> disse sorridendo la ragazza;
Xera invece, si liberò dopo pochi minuti, dallo stato in cui versava, con la sola
forza fisica.
<<Com’è
possibile?>> chiese Paldur sorpreso, << Ci ho messo anni per imparare quella formula e soltanto un abile
stregone avrebbe potuto spezzarla>> spiegò stupito, <<La nostra Xera ti sorprende sempre>> rispose
il Novizio, <<avrai modo di capirlo
tu stesso, ma ora sarà meglio mangiare perché a stomaco vuoto, si commettono il
doppio delle stupidaggini>> gli disse, porgendogli un pezzo di carne
ben cotta. <<Come mai una giovane
Leva, si aggira per Horsia completamente sola?>> domandò ancora una
volta Reilhan, << Il mio Novizio
era un debole, così come il mio compagno: durante le nostre prime due battaglie,
ho dovuto combattere da solo perché nessuno dei due era abbastanza forte, per
cui ho deciso di proseguire per la mia strada, senza palle al piede>>.
Il
discorso di Paldur innervosì Reilhan che al contrario, prendeva molto sul serio
il ruolo di Novizio e di guida per il suo gruppo; anche Xera non ne fu contenta,
soprattutto dopo essere stata definita una rozza guerriera. L’unica che
sembrava sopportare la presenza dell’egocentrica Leva, era la giovane maga che
quasi pendeva dalle sue labbra, <<
ti senti bene Ely?>> chiese bisbigliando Xera, ma la domanda non ebbe
alcuna risposta, essendo Elesya visibilmente distratta dal nuovo arrivato. La
guerriera e il Novizio si guardarono perplessi e inventando una banale scusa,
si allontanarono dal falò per parlare, <<Quel tizio non mi piace!>> disse Reilhan senza peli sulla
lingua, <<Neanche a me piace, ma
Elesya ne sembra attratta, non vorrei vederla soffrire a causa sua>>.
Xera
era molto preoccupata e così attendendo la notte, ne approfittò per parlare con
la sua amica, <<Che ne pensi di
Paldur>>, << È un mago molto forte>> disse arrossendo << è alto, slanciato e, i suoi lunghi capelli
neri, hanno dei riflessi quasi blu; senza contare gli occhi poi, sono grigi
come le nuvole prima di un acquazzone>>. Elesya continuò a descrivere
ogni singolo particolare del ragazzo, arrossendo e mostrando quanto interesse
avesse riscosso in lei, così per non arrecarle un dispiacere, Xera decise di
rimandare la conversazione, pensando che non fosse giusto giudicare una persona, solo dalla prima impressione.
<<Potrai
venire con noi fino a Kodur>> disse Reilhan l’indomani, <<la nostra zattera è abbastanza capiente>>
e il ragazzo accettò, rendendo felice la giovane maga. Il Novizio e la
guerriera si offrirono di remare per la prima parte del viaggio, per poi darsi
il cambio nella successiva con i due maghi ma ancora una volta, Paldur diede
mostra della sua bravura, <<Non ci
sarà alcun bisogno di remare, posso guidare la zattera controllando l’acqua con
i miei poteri>> e dopo l’ennesima formula, l’imbarcazione si mosse
spinta dalla sola forza del fiume. <<Dove
hai imparato tutti questi incantesimi? Sei solo una giovane Leva dopotutto>>
domandò Elesya sempre più sorpresa.
<<
Come ho già detto, provengo da Sihlya la capitale della magia: i miei genitori
sono due figure di spicco del concilio e come loro, un giorno, occuperò quel
posto tanto ambito ma che solo i migliori possono ottenere>>,
<<Parole forti per una Leva alle prime armi!>> disse Reilhan, omettendo
quel che pensava in merito, <<è vero
sono ancora una giovane Leva, tuttavia mi reputo quanto meno superiore, alla
maggior parte di quelli sbarcati mesi fa e penso di averne dato già prova>>
replicò Paldur senza perdere la sua sicurezza. <<Su quest’isola non serve a niente essere i migliori, perché ci sarà
sempre qualcuno più bravo e più forte che incrocerà il tuo cammino. Pensando esclusivamente
al potere invece, rischierai di isolarti dal resto del mondo; ricordi il detto
che recitava “l’unione fa la forza”?>>, il mago non gradì le
parole di Reilhan, <<Abbiamo due
modi di pensare completamente differenti, io però ho deciso la mia strada e non
intendo tirarmi indietro>> ribadì Paldur e dopo preferì continuare il
viaggio in silenzio.
Passarono diverse ore e come qualche sera prima, il gruppo
decise di stabilire dei turni per dormire, ma nuovamente la giovane Leva,
volle fare di testa sua, invitando i tre ragazzi a riposare, mentre lui avrebbe
continuato a guidare la zattera; non volendo discutere ancora una volta, sia
Xera sia Reilhan si addormentarono, Elesya invece, decise di tenere compagnia
al ragazzo, sostenendo di non essere per niente stanca.
Lottando contro la sua timidezza, la
giovane maga tentò di intrattenere una conversazione con Paldur cercando di non
dare a vedere, l’interesse che provava nei suoi confronti. <<Pensi di potermi insegnare qualche formula?>>
domandò, lo stregone allora, inizialmente restio, non se la sentì di negare
il suo aiuto alla dolce ragazza che lo guardava invaghita, <<Mi farebbe piacere, anche se di solito non
farei mai una cosa del genere, le formule per un mago sono sacre, ma non si
tratta, in questo caso, di incantesimi creati da me, quindi non vedo perché non
aiutarti>> replicò lusingato per essere stato scelto come insegnante.
Elesya sprizzava gioia da tutti i pori e non vedeva l’ora di iniziare il suo
addestramento, cosa che non avvenne immediatamente però, poiché il giovane Paldur
parlò per circa un’ora dell’importanza della segretezza per un mago e di come
scegliere la strada della magia comportasse sacrificio,dedizione ma soprattutto
isolamento.
<<Noi maghi abbiamo
bisogno di entrare in contatto con la Natura per poterla dominare, dobbiamo diventare
i padroni degli elementi e poi utilizzarli a nostro vantaggio per essere i
migliori>> disse come se stesse parlando a una folla. Elesya in
verità non concordava del tutto con il suo modo di pensare ma l’idea di averlo
come insegnante offuscava tutto il resto. <<Vuoi forse dirmi che dovrò abbandonare i miei amici alla fine?>>,
<<Io credo che avere degli amici costituisca un ostacolo, almeno in
questa fase della nostra vita>> replicò Paldur, <<Se non avessi abbandonato il mio gruppo,
adesso sarei ancora al punto di partenza e non avrei imparato tutte queste
formule; sei consapevole che al villaggio ti assegneranno delle missioni da
fare?>>.
Elesya ricordò le parole di Reilhan in merito e annuì,
<<Bene, che cosa succederà quando dovrete
scegliere a chi spetterà la ricompensa? Scommetto che quella guerriera
arrafferà tutte le armi migliori e il tuo caro novizio, le formule più potenti;
a te cosa rimarrà?>>. La giovane maga s’intristì, non poteva credere
alle parole di Paldur perché voleva bene ai suoi amici, tuttavia il seme del
dubbio fu impiantato quella sera e presto o tardi, sarebbe sbocciato.
lunedì 16 dicembre 2013
Come far nascere un racconto con un semplice click!
Salve a tutti amici lettori, come vi ho già anticipato in un precedente post, Lo Scrittoio Segreto porta avanti da circa tre settimane, un gioco ( ma si chiamiamolo così, i giochi piacciono a tutti :D) a cui tutti voi siete invitati.
Il mio intento è quello di scrivere un nuovo racconto insieme a voi, sebbene contattarvi uno per uno sarebbe impossibile, come potrete ben immaginare; per questo attraverso i vari social network di cui faccio parte ( Facebook - Twitter - Google+ ) posterò una serie di domande specifiche, che riguarderanno piccoli frammenti del nostro nuovo racconto. Il risultato del precedente quesito (Dove sarà ambientata la nostra storia?) è il seguente: la maggioranza ha decretato che le vicende narrate saranno ambientate per metà sulla Terra e per metà su di un mondo inventato.
Oggi però ho in serbo per voi una nuova domanda: In che lasso di tempo vuoi che si svolga la nostra storia? Per rispondere vi basterà cliccare il seguente link: http://strawpoll.me/875015 e infine, scegliere una delle proposte elencate.
Partecipate numerosi, vi basterà un semplice click! :)
Grazie a tutti.
Valeria
giovedì 12 dicembre 2013
Xera, la ragazza con la spada (pag.32)
Come
previsto dal Novizio, i tre amici riposarono qualche ora prima di salpare; nonostante
il timore accompagnasse ancora la giovane maga, l’idea di raggiungere velocemente
il villaggio Kodur era troppo allettante. Dopo aver preparato una piccola scorta
di cibo, salirono sulla zattera e tramite dei remi, ricavati dal restante
legname, spinsero l’imbarcazione sino al centro del ristretto corso d’acqua. Non
avendo avuto modo di intrecciare una vela, sfruttarono solo le correnti del
fiume e con l’ausilio dei remi, riuscirono a prendere velocità, nonostante l’assenza
di venti a favore.
Il fiumiciattolo attraversava il deserto per diversi
chilometri, che passarono in fretta, non dovendo affrontarli a piedi <<Non so voi ragazze, ma io ero stufo
di tutta quella sabbia, preferisco di gran lunga questa piacevole
navigazione>> disse soddisfatto Reilhan e le sue amiche non poterono
essere più d’accordo. <<Quanto
manca al fiume?>> chiese Elesya ansiosa, <<Non dovrebbe mancare molto, il deserto non è tanto esteso,
credo che tra un’ora al massimo, saremo già sfociati nel fiume Lille>>,
rispose il Novizio visibilmente soddisfatto.
<<Non avere paura Ely, la nostra zattera è resistente, ma se dovessimo
incappare in qualche impedimento, potremo sempre proseguire a piedi>>
aggiunse Xera, per tranquillizzare i timori della sua amica.
Ancora una volta,
la previsione di Reilhan si avverò e dopo circa un’ora, raggiunsero finalmente
il torrente in questione: anche Lille non sembrava particolarmente pericoloso,
poiché le sue correnti erano facilmente controllabili con i soli remi, per cui
Elesya acconsentì a proseguire la navigazione. <<Guardate a sinistra ragazze, quella foresta oscura sull'altra sponda, è
l’ingresso delle Paludi Lodo e per fortuna, le abbiamo evitate; non credo che
il temibile Lodo, sarebbe stato generoso e magnanimo quanto Chundra>>
spiegò Reilhan, smettendo improvvisamente di sorridere. Le due ragazze ripensarono
a tutte le difficoltà affrontate al lago Biru e dopo aver ascoltato le parole
del Novizio, inorridirono immaginando quanto potesse essere crudele il signore delle
paludi.
<<Sta diventando
notte>> disse Xera scrutando il cielo, <<Che ne pensate di fare dei turni per riposare?>> chiese e i
due ragazzi accettarono, avendo remato per quasi tutto il restante giorno. Il
primo turno toccò a Elesya che del gruppo, era la meno resistente, dopo tre ore
fu la volta di Reilhan e infine Xera, cui spettarono le restanti ore prima dell’alba.
Una volta destata, i ragazzi mangiarono i frutti raccolti nell'oasi, però,
avendo navigato per tutta la notte, cominciarono ad avvertire il bisogno di sgranchirsi le gambe << Possiamo
fermarci sulla sponda che preferite, non vi è alcuna differenza perché ci
troviamo nel centro di una pianura>> disse il Novizio, osservando la mappa. Il gruppo optò
allora, per la riva destra e sfruttando una zona più bassa del fiume, poterono
approdare senza difficoltà: prima di abbandonare la zattera però, la assicurarono con
una fune, alla roccia più resistente, <<Proverò a cacciare qualcosa, dopo aver acceso un fuoco vicino alla
nostra imbarcazione, non ho alcuna intenzione di perderla, dopo tutto quel
lavoro! Come potete notare, non ci sono molti alberi qui>> disse
Reilhan preoccupato, <<Ricordate
che questa è pur sempre una competizione e non tutte le Leve o Novizi che
incontreremo, saranno amichevoli quanto i nostri vecchi amici; fate
attenzione!>> e dopo aver dato loro le dovute raccomandazioni, iniziò
a mettere in pratica, quanto aveva detto.
Xera ed Elesya invece, preferirono
farsi un bagno nel fiume Lille e allontanandosi di qualche metro, lavarono
anche i loro indumenti <<Sono
contenta, finalmente ci possiamo rilassare un po’>> disse la giovane
maga spogliandosi, <<Anch'io ne
sono lieta, però ti confesso che non vedevo l’ora di ripartire>>
aggiunse Xera un po’ malinconica. Anche la guerriera si liberò della sua
uniforme, scoprendo così la spalla e il sigillo su di essa <<Ti fa ancora male?>> chiese timidamente Elesya, <<La spalla? No, non più! Avverto a
volte un po’ di bruciore ma credo che sia più che altro, un riflesso di quanto
provato mesi fa>> e sciogliendo i suoi capelli, coprì l’infausto
segno. Le due ragazze entrarono nel fiume e per alcuni minuti pensarono solo a
rilassarsi come due normali amiche alle terme, <<Guarda Xera!>> disse Elesya, indicando un punto sulla
riva. La guerriera si voltò velocemente e poté osservare che l’erba aveva
iniziato a muoversi in maniera sospetta, <<Potrebbe esserci qualcuno, resta qui mentre cerco di raggiungere la
spada>>.
Xera, nuotando con molta agilità, arrivò in poco tempo alla
riva non lontana e senza fare rumore, afferrò la sua arma che subito brandì.
Anche Elesya si avvicinò alla sponda sospetta e temendo che il pericolo potesse
essere più di uno, corse in soccorso dell’amica; la guerriera però, che aveva
un discreto vantaggio, decise di non aspettarla e con molta attenzione, si recò
verso il punto indicato poco prima da Elesya. Una volta raggiunta la zona,
rimase immobile aspettando che il nemico si mostrasse, ma questa volta la
ragazza non poté combattere poiché, dalle fronde erbose della pianura, fece capolino
un gruppo di timidi Kobay, ansiosi di potersi dissetare con le acque del fiume
Lille. Xera abbassò subito la spada e raggiunta da Elesya, guardarono divertite
le simpatiche creature giocare con l’acqua, senza mostrare alcun timore. <<Sono così simpatici, pensavo che sull'isola vivessero solo bestie spietate, ossia tutto l’opposto dei Kobay>> disse
la giovane maga, <<Ely, non ti
sembra strano che nonostante la loro nota natura schiva e timida, non abbiano paura
di noi?>> chiese pensierosa Xera, <<Forse sono abituati alla presenza delle giovani Leve!>>
rispose Elesya pur non essendone molto convinta.
Le ragazze decisero di
ritornare dove avevano lasciato le uniformi, ma quando voltarono le spalle ai
piccoli animaletti, questi iniziarono a seguirle come ipnotizzati. <<Perché ci stanno
inseguendo?>> bisbigliò Elesya, <<Non ne ho idea, muoviamoci lentamente e vediamo che succedere>>
rispose sussurrando Xera. Erano quasi giunte nei pressi dei loro indumenti,
quando i Kobay iniziarono a correre, superando le due ragazze stupite per il
comportamento anomalo degli animali: incuriosite allora, iniziarono a inseguirli
per cercare di capire a cosa stessero mirando. Si accorsero ben presto però,
che l’obiettivo degli strani esseri, erano proprio le bisacce e per impedire
loro di depredarle, cercarono di batterli in velocità, <<Quei piccoli ladri, vogliono rubarci le
nostre cose, ma hanno sbagliato Leve!>> disse Xera visibilmente
arrabbiata, Elesya invece, che non era altrettanto veloce, stanca di correre,
recitò l’incantesimo che aveva imparato a memoria e in un batter d’occhio delle
robuste corde, nere come la notte, si materializzarono catturando tutti i furbi
Kobay.
<<Sei un genio, amica
mia!>> disse soddisfatta Xera, sollevando senza alcuna fatica la
scura cima, con la quale sette piccoli Kobay erano stati imprigionati. <<Rei aveva ragione, niente è quel che sembra
su Horsia e tutto quello che pensiamo di sapere, qui è come una menzogna!>>
disse Elesya fissando gli animaletti agitarsi, <<Rivestiamoci e una volta raggiunto Reilhan, sciogli il tuo incantesimo,
dubito che saranno tanto sciocchi da riprovarci>>, assicurando la
fune a un albero non molto distante, s’incamminarono in direzione della
zattera.
martedì 10 dicembre 2013
Sondaggio creativo
Salve a tutti amici lettori, da una settimana, sulla pagina ufficiale dedicata a questo blog, ho iniziato a porre una serie di quesiti ai quali tutti voi potrete rispondere. Domanda dopo domanda, acquisiremo determinate informazioni che alla fine, ci permetteranno di generare un racconto collettivo. Ogni quesito ha risposte multiple, quella che riceverà più voti, verrà inserita del racconto.
La prima domanda riguardava il sesso del nostro protagonista e la maggior parte di voi, ha optato per un personaggio femminile. La seconda domanda invece, vi ha fatto scegliere la sua natura, in questo caso ibrida e nel terzo quesito, avete decretato che lei fosse per metà umana e per metà soprannaturale. Per la domanda successiva, ho scelto di accantonare momentaneamente la protagonista, chiedendovi dove voi vorreste che la storia abbia luogo, questo quesito però, è ancora attivo e chiunque voglia votare, può ancora farlo.
Non avete un account Facebook che vi permetta di accedere alla pagina? Nessun problema, poiché ho attivato su questo sito http://strawpoll.me/837740 un sondaggio che esula dai vari social network. Vi basta cliccare sul link, scegliere la risposta e votare. Per quanto riguarda gli aggiornamenti di Xera, la ragazza con la spada, cercherò di dedicargli (salvo imprevisti) due giorni della settimana (per esempio martedì e venerdì) i restanti, invece, saranno dedicati esclusivamente al racconto collettivo. Se optate per la situazione opposta, ossia due giorni per i quesiti e i restanti per Xera, commentate qui sotto e in base alle vostre preferenze, mi regolerò.
Domani posterò il nuovo quesito e il nuovo sondaggio, fino ad allora vi saluto e vi ringrazio per il sostegno che mi state dando.
Buon Sondaggio.
Valeria
giovedì 5 dicembre 2013
Xera, la ragazza con la spada (pag.31)
Destinazione Villaggio Kodur (inizio secondo libretto)
Erano passate due
settimane da quando i tre giovani amici avevano abbandonato la dimora di
Chundra e molto era cambiato, in particolare, il rapporto che legava il gruppo,
non più unito solo dalle rigide regole della competizione; ognuno confidava nell'altro, seppur le discussioni non mancassero mai. Una volta lasciatosi alle
spalle il Lago Biru, i tre ragazzi s’incamminarono verso il villaggio Kodur,
tuttavia, la strada che li separava dalla tanto agognata meta, era lunga e non
priva di pericoli. In particolare furono costretti, dovendo ritornare sui loro
passi, ad attraversare nuovamente il deserto, gremito di talpe e creature a
sangue freddo: questa volta però, il gruppo era ben organizzato e grazie alle pergamene ricevute dall’Hulfùr, affrontarono facilmente quelle difficoltà.
Reilhan
poteva medicare le ferite delle sue compagne, con la preghiera di cura donatagli
da Chundra, non era una benedizione di alto livello, tuttavia, le lesioni di media
entità, non lo impensierivano più. Elesya, invece, aveva ricevuto, una
pergamena incanto, il suo primo incantesimo da giovane maga: essendo una
ragazza molto estrosa, aveva deciso battezzare quella formula con il nome di “Giogo
del Condannato”, <<Forse dando dei
nomi lugubri ai miei incantesimi, avrò più credibilità quando diventerò una Negromante;
materializzare corde nere non sarà una gran cosa, ma almeno potrò aiutarvi
intrappolando i nostri nemici>> disse leggendo la pergamena per la
prima volta.
Xera infine, al contrario dei suoi compagni, aveva ricevuto un
dono potente ma pericoloso: i sigilli del sole e della luna; dopo quanto
accaduto a Reilhan, si era ripromessa di mettere da parte la sua impulsività, temendo
di perdere il controllo ancora una volta, specialmente durante le notti di luna
piena, quando era più vulnerabile alle influenze negative del sigillo. Non si
sentiva ancora pronta, tuttavia, per affrontare l’addestramento proposto da
Chundra e non volendo correre il rischio di sprecare la sua unica possibilità, decise
di concludere la competizione, prima di prendere una simile decisione. Dopo due
settimane di cammino, erano giunti presso una piccola oasi, quasi alla fine del
deserto: secondo la mappa di Reilhan, non mancava molto al bosco antecedente il
villaggio, ma nonostante tutto, la strada da percorrere era ancora molta.
<<Ci sono due modi per raggiungere Kodur: il primo è
limitarsi a camminare seguendo la strada nel bosco; il secondo invece, è navigare
per il fiume Lille che scorre sino al centro del villaggio. In questo caso
però, avremo bisogno di un’imbarcazione o perlomeno potremmo provare a
costruirne una>>, le ragazze si guardarono perplesse, nessuna delle due, infatti, aveva mai
costruito una barca, <<Io non sono
un’abile nuotatrice, come ben sapete, se l’imbarcazione si dovesse rivoltare,
potrei annegare. Non conosciamo il fiume e non vorrei sottovalutarlo>> disse
Elesya ancora intimorita. Xera ci pensò su e dopo qualche minuto anche lei
disse la sua <<La costruzione di
una zattera, quanto tempo ci farà perdere? Io non so nemmeno da dove
iniziare>>, il giovane Novizio allora, volendo tranquillizzare le sue
amiche, spiegò loro che il fiume Lille non era pericoloso, essendo perlopiù un
torrente, mentre la costruzione di una zattera robusta ma non molto grande,
avrebbe portato via si e no qualche ora, nulla in confronto al cammino che avrebbero
dovuto ancora affrontare.
<< Se è
più conveniente navigare sul fiume, io ci sto! Sono stanca di camminare, i miei
calzari si sono consumati>> disse Xera, Elesya invece, decise che
avrebbe acconsentito solo dopo aver visto, con i suoi occhi, il torrente in
questione, tuttavia, si rese disponibile alla costruzione dell’imbarcazione,
poiché anche i suoi di calzari erano quasi del tutto logori. Reilhan e Xera si
occuparono della legna, mentre la giovane maga, approfittando della vegetazione
dell’oasi, raccolse tutto ciò che poteva essere intrecciato e quindi usato per
legare i tronchi.
<<Siamo stati fortunati a incappare in questa macchia
verde così rigogliosa, nonostante si trovi nel bel mezzo del deserto>> disse il Novizio, << Ma il vero pregio di quest’oasi è il corso
d’acqua che la percorre>>, <<Per
quale motivo?>> chiese Xera incuriosita, <<Semplice! Questo fiumiciattolo defluisce direttamente, nel
torrente che stiamo cercando>>. Le ragazze sorrisero soddisfatte,
finalmente le cose giravano per il giusto verso, dopo mesi di peregrinazioni e
sofferenze, << Ora dobbiamo allineare
i tronchi, eliminando quelli troppo sproporzionati, in questo modo avremo un
sostegno solido ed equilibrato>> spiegò Reilhan, indicando alle sua
amiche dove e come disporre il legname.
<< Alcuni sono troppo pesanti, fate attenzione a non sollevarli da sole o
potreste farvi male>> aggiunse, ma non ebbe il tempo di concludere il
monito, poiché la giovane guerriera aveva già afferrato il ceppo più pesante,
con le sue sole forze, <<E devo
ricordami di non farti più arrabbiare, amica mia!>> ironizzò,
concludendo il discorso. Xera, che sino a un attimo prima, non si era resa
conto di aver dato mostra della sua nuova forza, lasciò cadere improvvisamente il
tronco, << Sarà meglio che mi
occupi del pranzo o ci toccherà restare a digiuno>> disse sconsolata,
allontanandosi dal gruppo. Elesya e Reilhan continuarono a costruire la
zattera, lasciando alla loro amica, un po’ di tempo per se stessa: dopo quella
notte, Xera non aveva più subito mutazioni, tuttavia, di tanto in tanto, si
manifestavano strani effetti sui quali non aveva alcun controllo. Il più
evidente era stato il notevole accrescimento della sua forza fisica, che
cercava in tutti i modi di nascondere, ma con scarso successo.
Dopo un’ora di
duro lavoro, il Novizio decise che era giunto il momento di utilizzare la
grande forza della sua amica, per concludere più in fretta la costruzione dell’imbarcazione,
così una volta messa al corrente Elesya delle sue intenzioni, andò a parlare
con la testarda guerriera, <<Te ne
prego Rei, sii gentile e ricorda che nel nostro gruppo, l’unico curatore sei
tu>> disse la maga sorridendo. Xera era talmente assorta nei suoi
pensieri, da non rendersi conto che il suo amico, l’era seduto accanto da
diversi minuti, così volendo rompere il ghiaccio, Reilhan prese la parola, <<Si sta bene qui vicini al fuoco, non
credi?>> disse un po’ nervoso. <<
Si lo penso anch’io, ma tu non dovresti essere con Elesya vicino al corso d’acqua?>>,
<< Hai ragione, dovrei essere
li, del resto però, ci dovresti essere anche tu, i pesci sono ormai ben cotti
da quel che vedo, forse anche fin troppo>>.
Xera tolse subito il cibo dal fuoco, essendo
quasi del tutto bruciato e imbarazzata decise di cercarne altro, << Il pranzo può anche aspettare, perché invece,
non ci dai una mano con quei tronchi? Sono troppo pesanti per noi>> provò
a chiedere il Novizio, <<Vuoi forse
insinuare che questo è un lavoro per “Xera il mostro”?>> rispose la
ragazza visibilmente indispettita, Reilhan allora cercò di calmarla,
spiegandole che con l’ausilio di tutti e tre, il lavoro sarebbe stato più
semplice, indipendentemente dalla sua forza fisica. Xera allora, scusandosi con il compagno,
acconsentì ad aiutarli e tornati da Elesya, si adoperarono per la costruzione
della zattera. La guerriera, sollevò i tronchi con estrema facilità e
nonostante le procurasse ancora grande imbarazzo, si rese conto di come quel
dono, potesse diventare un valido aiuto per tutto il gruppo.
Dopo quattro ore,
finalmente l’imbarcazione rudimentale era pronta e una volta sistemata una
passerella di fortuna, fu uno scherzo per i ragazzi, avvicinare la zattera al
corso d’acqua <<Visto? Proprio come
vi avevo anticipato: ci abbiamo impiegato solo qualche ora, in compenso però,
risparmieremo giorni di cammino>> disse entusiasta il giovane Novizio,
<<Non credo che ci avremmo
impiegato solo “qualche ora” se Xera non fosse stata così forte>> disse
Elesya contrariata, << è tutto
merito suo e per questo ti ringrazio amica mia>> aggiunse sorridendo,
<<Non stiamo a guardare i dettagli,
l’importante è aver concluso il lavoro, riposiamoci qualche ora e prendiamo
subito il largo, sarà meglio non perdere altro tempo>> rispose
Reilhan euforico e sdraiandosi soddisfatto accanto alla nuova zattera, si
addormentò con il sorriso stampato ancora in volto.
martedì 3 dicembre 2013
Facciamo due chiacchiere
Salve amici lettori, spero che tutti voi abbiate apprezzato
il racconto che vi ho proposto fino a pagina trenta. Nella versione originale è
ben oltre le trenta pagine, come potrete ben immaginare, ed è per questo che
avevo pensato di chiudere il primo ciclo delle avventure di Xera: possiamo dire
che il primo libretto è concluso. Era mia intenzione, introdurre nuovi racconti
nel mio blog, magari creati con la collaborazione di voi lettori, ma ci sono
alcuni che si sono affezionati alle avventure della piccola Xera, per questo
continuerò questo racconto, senza però farne il fulcro del mio spazio
telematico. Tramite
la mia pagina ufficiale di facebook, ogni tot, inserirò dei quesiti ai quali
tutti voi potrete rispondere e in base alle vostre scelte, cercherò di creare
un racconto originale da postare sul blog. Mi piacerebbe inoltre arricchire i
miei racconti con dei disegni, per questo esorto tutti voi, appassionati di
disegno o grafica, a inviarmi (se vi fa piacere) immagini, disegni fatti a mano
o al PC, ispirati ai miei racconti, che io poi pubblicherò sul blog e sulla
pagina con le dovute menzioni :).
Non voglio dilungarmi molto in questo piccolo post, come sempre voglio
ricordarvi i link attraverso i quali potrete contattarmi e sono Twitter, Google+
e la pagina ufficiale di facebook (Lo Scrittoio Segreto). Per concludere, vi
ricordo che potrete sempre commentare sul mio blog, indipendentemente da quei
link, io leggerò tutti i vostri commenti e risponderò. Che dire ancora, ma certo: Grazie a tutti :D
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